CISL FP Taranto Brindisi: “Nessuna giustificazione al mancato richiamo della stabilizzazione dei precari nella Delibera regionale e ancora nessuna certezza per i lavoratori del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica”
La Delibera della Giunta regionale pugliese, avente come oggetto la definizione del tetto di spesa del personale delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale, parla di incremento di spesa con una ‘dimenticanza’: nessun richiamo al personale precario in attesa di stabilizzazione.
Una “svista” che non può passare inosservata.
Parliamo di figure essenziali come gli 88 infermieri precari i quali, durante il periodo del Covid sono stati giustamente chiamati “eroi” per il loro impegno e sacrificio ma poi, dopo aver dato il massimo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, in alcuni casi messi alla porta, senza ottenere alcuna certezza per il loro futuro.
E non sono i soli; infatti anche il personale del Centro di Riabilitazione dell’Ospedale Perrino di Brindisi, situata a Ceglie Messapica è in attesa di una stabile e dignitosa vita lavorativa.
È mancato un riferimento, anche simbolico, per dimostrare la volontà politica di voler risolvere una situazione ormai diventata insostenibile e tale atteggiamento ci sembra non solo ingiusto ma anche miope, soprattutto in un momento in cui si sono sventolati ai quattro venti i diritti e la dignità del lavoro, salvo poi fare poco per renderli esigibili.
A questo punto, la CISL FP lancia un appello diretto al Direttore Generale della ASL Brindisi, Maurizio De Nuccio: è giunto il momento di compiere un passo decisivo utilizzando il nuovo Piano Triennale del Fabbisogno (PTFP) della ASL BR, per cui entro il mese di gennaio p.v. ci aspettiamo risposte concrete e definitive per i lavoratori precari del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica e per gli 88 infermieri, già precari da tempo, che meritano finalmente stabilizzazione e certezze sul loro futuro.
Come ha recentemente affermato Papa Francesco “un buon padre di famiglia è colui che sa prendersi cura di tutti, soprattutto dei più vulnerabili” e questo è un richiamo che, oggi più che mai, dovrebbe risuonare nelle orecchie di chi ha la responsabilità di gestire l’organizzazione sanitaria della nostra provincia.
Se entro tempi rapidi non giungerà un segnale chiaro e risolutivo da parte dell’Azienda, la CISL FP organizzerà una manifestazione pubblica per difendere i diritti di queste anime che, nonostante il precariato, hanno sempre garantito il loro impegno e la loro professionalità volti alla cura della salute dei cittadini.
Il nostro obiettivo è ottenere risposte certe e tempestive per tutti i lavoratori che meritano rispetto, stabilità e sicurezza.
Non permetteremo che si continui a trascurare chi, con dedizione e sacrificio, ha sempre messo al primo posto il bene collettivo.
La CISL FP non si fermerà fino a quando non verrà fatta giustizia per queste lavoratrici e lavoratori che garantiscono il servizio sanitario quotidianamente.