In merito alla recente notizia di cronaca diffusa dagli organi di stampa in questi giorni, riferita ad un’attività di monitoraggio dei militari delle compagnie della Guardia di Finanza di Ostuni e Fasano, con l’individuazione di oltre duemila annunci on line di strutture ricettive senza il Codice identificativo di struttura (Cis) e di numerose violazioni alla Legge Regionale 49 del 2017, che impone l’obbligo di indicare il “Cis” all’interno degli annunci pubblicati online, ora in fase di sostituzione con il CIN (Codice Nazionale), AIGO CONFESERCENTI della provincia di Brindisi, l’associazione dei gestori ospitalità diffusa, rinnova l’invito agli esercenti di strutture ricettive extralberghiere di associarsi.
“E’ necessario rispettare le regole – dichiara il referente regionale di Aigo Confesercenti,Michele Piccirillo – ed associandosi a noi si potrà usufruire dei molteplici vantaggi che l’associazione offre, tra i quali, il chek up gratuito, la classificazione della tipologia, della qualità , la consegna della targa in maiolica che contiene il logo raffigurante la tipologia della offerta ricettiva, la certificazione di qualità, il nome della struttura e il numero di CIN che è obbligatorio, oltre ad offrire, grazie a preziose convenzioni, importanti sconti sulle dotazioni obbligatorie. Tutto questo per non incappare anche in gravose sanzioni economiche da parte degli organi di controllo”.