Questa stagione è cominciata con un peso sulle spalle, quattordici punti come macigni che avrebbero potuto piegare chiunque. Ma non noi. Non il Brindisi FC, non questa città. Dopo una partenza incerta e la sconfitta di Ugento, potevamo lasciarci andare o ricostruire, senza arretrare. Abbiamo scelto la strada più dura, quella che richiede coraggio e sacrificio perché sapevamo che solo così avremmo potuto dare un senso alle speranze di salvezza.
Abbiamo lavorato giorno e notte, senza risparmiarci. Abbiamo portato giocatori di esperienza, uomini pronti a dare battaglia su ogni pallone, capaci di affrontare la durezza di questo girone. Ma la nostra missione non è finita. Vogliamo continuare a rafforzare la squadra perché vogliamo salvarci. Costi quel che costi.
Le ultime partite lo hanno dimostrato: la vittoria contro la Nocerina e il pareggio di Nardò, pieno di recriminazioni, sono la prova che stiamo andando nella direzione giusta. La squadra ha cambiato passo, gioca con personalità, cuore e tecnica. A Nardò meritavamo di vincere e quella spigliatezza, quella grinta che abbiamo visto sul campo sono solo l’inizio di ciò che possiamo diventare.
Stiamo lottando con tutte le nostre forze e non lasceremo nulla di intentato. Questa stagione è la nostra sfida da vincere. Vogliamo regalarci e regalare alla nostra città la gioia della salvezza. Vogliamo ribaltare ogni pronostico, superare ogni ostacolo e, quando tutto sarà finito, guardare indietro sapendo di aver compiuto un’impresa memorabile.
Ma non possiamo farcela da soli. Non basta la società, non bastano i giocatori o lo staff tecnico. Serve il cuore e la partecipazione di tutti. Serve la passione della città intera, del sindaco, degli assessori, dei consiglieri comunali. Ogni dirigente, ogni giocatore, ogni tifoso deve spingersi oltre i propri limiti. Serve il nostro pubblico, la nostra gente. Perché senza la passione per la maglia con la V, ogni sforzo sarebbe vano.
Contro il Manfredonia dobbiamo trasformare lo stadio in un muro biancazzurro di sostegno e di orgoglio. Dobbiamo cancellare quel segno negativo in classifica e dare il via a una rincorsa che sappia di rivalsa e di speranza. Stiamo dialogando con le scuole, vogliamo i ragazzi sugli spalti, vogliamo che respirino il senso di appartenenza a questi colori. Perché tifare Brindisi significa abbracciare l’identità della città.
Questa è una stagione iniziata con un handicap pesante, ma vogliamo trasformarla in una storia di rinascita e di vittoria. Una storia di riscatto. Non corriamo da soli, corriamo tutti insieme. Dobbiamo ricordare questa stagione come una delle più grandi imprese di sempre. Una prova che nessun passato, per quanto difficile, può fermare chi ha un cuore che batte con caparbietà per i propri colori.
Adesso è il momento. Stringiamoci attorno alla squadra. Corriamo tutti nella stessa direzione. Facciamo la storia.
Giuseppe Roma
Presidente Brindisi FC