Civitavecchia/Brindisi, 28 dicembre 2024 – Si è tenuto ieri un incontro in videoconferenza tra la segreteria del Partito Democratico di Civitavecchia e il direttivo del PD di Brindisi, alla presenza del segretario provinciale del PD di Brindisi Francesco Rogoli, dell’assessore al lavoro del Comune di Civitavecchia Piero Alessi e del consigliere regionale del Partito Democratico della Regione Puglia Maurizio Bruno. Questo appuntamento segna l’avvio di una collaborazione strategica tra due territori accomunati dalla sfida della decarbonizzazione e dalla volontà di costruire un futuro in cui lavoro, salute e sostenibilità siano priorità condivise.

Negli ultimi cinquant’anni, Civitavecchia e Brindisi hanno rappresentato due pilastri del sistema energetico italiano, contribuendo insieme a circa il 25% della produzione nazionale da fonti fossili. Tuttavia, il prezzo pagato è stato altissimo: entrambe le comunità hanno subito un aumento significativo di malattie respiratorie e tumorali, con un’incidenza superiore del 30% alla media nazionale, mentre i territori circostanti mostrano segni evidenti di degrado ambientale. Con la chiusura delle centrali a carbone entro il 2025, il rischio di un vuoto economico-industriale è concreto, soprattutto alla luce dell’assenza di un piano di riconversione chiaro da parte di ENEL, che continua a destinare miliardi agli investimenti globali nelle rinnovabili senza coinvolgere questi territori.

Il governo, pur avendo istituito un tavolo interministeriale, ha recentemente nominato un commissario straordinario che rischia di escludere le realtà locali dal processo decisionale. I rappresentanti dei circoli PD di Civitavecchia e Brindisi sottolineano l’importanza di un approccio partecipativo che veda il coinvolgimento attivo di sindaci e giunte regionali per definire una strategia di sviluppo condivisa e rispettosa delle specificità territoriali.

Il segretario del PD di Civitavecchia, Enrico Luciani, ha dichiarato: «Civitavecchia e Brindisi non possono essere abbandonate a sé stesse. Questi territori hanno dato tanto al Paese in termini di produzione energetica, ora meritano attenzione e investimenti. Non stiamo chiedendo elemosine, ma un piano industriale serio che valorizzi le competenze locali e tuteli la salute dei cittadini.»

Dello stesso avviso il segretario del PD di Brindisi, Francesco Cannalire: «La decarbonizzazione non è solo una necessità ambientale, ma un’occasione storica per ripensare lo sviluppo. Brindisi e Civitavecchia possono diventare un modello per tutto il Paese, dimostrando che transizione ecologica significa anche lavoro e giustizia sociale. Abbiamo il dovere di pretendere un ruolo centrale in questo processo.»

Le prime settimane del 2025 saranno cruciali: i circoli PD di Civitavecchia e Brindisi richiederanno un incontro con la segretaria nazionale Elly Schlein presso il Nazareno, con l’obiettivo di portare le vertenze dei due territori al centro dell’agenda nazionale del Partito Democratico. I dati europei parlano chiaro: l’Italia deve ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo significa investire in una riconversione industriale innovativa e inclusiva, evitando che territori come Civitavecchia e Brindisi restino ai margini di questa trasformazione.

Uniti per il futuro

I circoli PD di Civitavecchia e Brindisi sono pronti a dimostrare che la transizione ecologica è una sfida che può essere vinta solo con coraggio, visione e giustizia.