La resistenza dei piccoli produttori agricoli per affermare un’agricoltura etica e sostenibile

Ritorniamo ad occuparci della mancata erogazione da parte del Governo Meloni degli indennizzi xylella a favore degli agricoltori pugliesi per gli anni 2020 – 2021, per un ammontare complessivo, in termini di risposta ai fabbisogni degli stessi, di euro 52minioni e 146mila per il 2020 e altri 23milioni e 272mila euro per gli indennizzi del 2021.   

Sono circa 6mila le aziende pugliesi in attesa di ricevere tali ristori, in quanto le pratiche sono ancora da definire e inevase poiché il Governo non ha sbloccato i fondi, ed a soffrire in particolar modo sono soprattutto i piccoli produttori agroalimentari.

Dunque, appare evidente che c’è un grave inadempimento da parte del Governo nei confronti di un problema che colpisce tutta la filiera produttiva dell’olivicoltura Pugliese, atteso che la diffusione di tale fitopatia dopo aver interessato le Provincie di Brindisi, Lecce e Taranto la propagazione è giunta nei pressi di Monopoli con un nucleo presente anche a Canosa di Puglia. 

Questa è la dimostrazione che non si vuole dare centralità al settore agroalimentare pugliese colpito dalla xylella che ha determinato la distruzione di un patrimonio economico, paesaggistico e ambientale, dove in particolar modo i piccoli produttori ed i frantoiani sono da anni in grave crisi economica che ha provocato la perdita di migliaia di posti di lavoro.

Perché di questo si tratta. È opportuno ribadire definitivamente che lo snodo da cui partire per creare sviluppo nel Paese è quello di rilanciare il sistema agroalimentare e soprattutto sostenere i piccoli produttori agroalimentari che stanno conducendo una “Resistenza Naturale” contro una serie di avversità: mancanza di sussidi, inadeguata redistribuzione dei fondi disponibili tra cui la PAC, regole e mercato estremamente penalizzanti; crisi climatica; mancanza di adeguati investimenti pubblici e di infrastrutture sostenibili e resilienti per lo sviluppo economico (obiettivo 9.1 Agenda ONU ); eccessiva burocratizzazione del sistema; etc.

È bene chiarire che gli indennizzi di cui si discorre servono solo a garantire “una boccata d’ossigeno” agli agricoltori interessati, rispetto ai danni economici irreversibili causati dalla fitopatia all’olivicoltura della nostra Regione, ma serve per dare respiro a chi non può più produrre ed ha passato, contrariamente a quanto accadeva negli ultimi due anni, un Natale senza ricevere i “ristori xylella”.

Pertanto, preannunciamo specifiche iniziative per dare voce ai Lavoratori – Produttori Agroalimentari che ogni giorno rappresentiamo.

 

Il Presidente ALPAA Puglia

f.to     Antonio Macchia