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BRINDISI.GLI STUDENTI DEL LICEO CLASSICO INCONTRANO SIMONETTA AGNELLO HORNBY: DA LONDRA A BRINDISI.

Nel pomeriggio del 14 novembre, nell’auditorium “Cinzia Zonno” del Liceo Classico “B. Marzolla”, gli studenti hanno incontrato Simonetta Agnello Hornby, che ha presentato il suo ultimo libro “Siamo Palermo”, Mondadori Editore, scritto insieme a Mimmo Cuticchio, celebre puparo palermitano.


L’incontro con l’autore, all’interno del ciclo “Letture al Marzolla”, oramai un punto fermo dell’offerta formativa dell’IISS Marzolla Leo Simone Durano, ha avuto luogo in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Brindisi: una occasione speciale per gli studenti che hanno avuto modo di dialogare con l’ospite e porre delle domande scaturite dalla lettura del libro e dalla curiosità di conoscere meglio l’autrice e il processo creativo dello scrittore.
Simonetta, accolta dalla Dirigente Scolastica Carmen Taurino e dalla docente addetta agli eventi Profssa Giuliana Carluccio, ha risposto alle domande degli alunni con la stessa eleganza e schiettezza che la caratterizzano, in modo diretto, e riuscendo, con acume e brillante ironia, a tenere sempre alta l’attenzione del giovane uditorio. Un incontro non solo culturale ma anche umano, durante il quale l’autrice, che è un avvocato che vive a Londra da ormai molti anni, ha raccontato piccoli aneddoti della propria vita e le scelte che l’hanno portata via da Palermo, solo fisicamente ma non nell’animo, orgogliosa di essere siciliana.
Ha raccontato l’incontro e l’amicizia con Mimmo Cuticchio e come è nato il loro libro, la volontà di descrivere e sostenere una Palermo che si candidava ad essere Capitale europea della cultura.
La città che descrivono è vista dalla loro prospettiva, attraverso la storia e la memoria. Simonetta e Mimmo
ci accompagnano nel groviglio delle strade di una città dai mille volti, con le sue bellezze ma anche con i suoi difetti. È la Palermo delle bellezze architettoniche, delle uccisioni di mafia, della nobiltà radicata nelle sue tradizioni, di uomini coraggiosi. Una città di contrasti, nella quale i due autori ci accompagnano attraverso la storia, i suoi personaggi, il carattere e il pensiero dei suoi abitanti.
Agli studenti che le hanno chiesto perché nel libro ha dedicato poco spazio al tema della mafia, l’autrice risponde che “di mafia si è parlato e se ne parla tanto”.
“Siamo Palermo” non è un libro sulla mafia ma su una città che ha tanta cultura, la cui storia è nelle strade.
“A quale sentimento assocerebbe Palermo?”, le chiede una studentessa. Simonetta risponde: “Alla generosità. Alla capacità dei palermitani di accogliere e donare”.
La sua capacità comunicativa, che traspariva già dalle pagine della sua opera, ha ammaliato gli studenti, li ha coinvolti e spinti verso una riflessione sul rispetto e l’amore per il proprio territorio.
«Io appartenevo a Monte Pellegrino, e Monte Pellegrino apparteneva a me. Prima o poi sarei tornata da lui.
Come gli aborigeni australiani, avevo la mia montagna sacra.» Questa citazione dalle pagine di “Siamo Palermo” coglie al meglio il senso di appartenenza ad una terra, al proprio territorio, un amore che va al di là dei luoghi e del tempo. Un sentimento che sempre va coltivato nelle giovani generazioni, così spesso travolte da mode, tendenze e necessità che sospingono altrove, lontano dalla propria terra.

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