Marco Bonini; Angelica Schiavone, Giancarlo Luce, Cilla Palazzo, Antonio Verriello, Dario Lacitignola, Salvatore Laghezza, Renza De Cesare; Emilio Solfrizzi; Alessio Giannone; Michele Serra; Carlo Dilonardo; Mirko Lodedo

Venerdì 31 gennaio alle 11.00 illustrazione e approfondimento della Stagione teatrale del Comune di Cisternino 2019_20 in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese al Teatro Paolo Grassi. Se ne parlerà con: il sindaco Luca Convertini, l’assessore Francesca Tozzi, con Carmelo Grassi (Teatro Paolo Grassi), e con Gaetana Bruno, Teatro Pubblico Pugliese (Ufficio Programmazione e segreteria organizzativa Progetti regionali Teatro e Danza).

La rassegna inizia lunedì prossimo, 27 gennaio, Giornata della Memoria, con Marco Bonini: l’artista romano oramai da anni è presente sul grande e piccolo schermo con pellicole di successo come “Smetto Quando Voglio – Masterclass”, “Smetto Quando Voglio – Ad Honorem”, “Diciotto anni dopo” e tanti altri successi di cinema e tv http://www.lavocedelloschermo.com/interviste/marco-bonini.html.

Bonini sarà interprete di Mr Drago Show :la storia di un italiano-ebreo cabarettista di avanspettacolo, che in seguito alla proclamazione delle leggi razziali del 1938 perde la sua famiglia in un agguato fascista. Decide così di scappare dall’Italia verso il sogno americano di libertà e uguaglianza per scoprire che anche in America c’è da

Marco Bonini

lottare per la democrazia. Mr Dago nasce come vero e proprio musical di cui qui presentiamo una riduzione in forma di concerto recitato e cantato per pianoforte e voce. Come nei racconti orali dei cantastorie, l’autore e attore Marco Bonini racconterà questa vicenda unica, in una lettura a due voci. Affiancato da un’attrice intervalleranno recitativi e canzoni interpretando tutti i personaggi della commedia con l’accompagnamento al pianoforte del compositore stesso, Roberto Colavalle. Mr. Dago è un viaggio attraverso l’Italia fascista vista da lontano, vista da un’America diversa. Un’America che disprezza i dagos (gli italiani), li emargina, li discrimina, ma anche un’America che premia il talento ed esalta l’iniziativa. È un viaggio dentro la comunità italiana, analfabeta, sottosviluppata, mafiosa, dal coltello facile, ma anche capace di mostrare carattere e dignità democratica nel momento di difficoltà.