CORONA VIRUS: VOLO UMANITARIO DA BRINDISI PER TRASPORTARE MASCHERINE E MATERIALI SANITARI DI PRIMA NECESSITA’.
Il personale dell’Aeronautica del Distaccamento Aeroportuale di Brindisi ha coadiuvato il carico del volo umanitario in favore della popolazione cinese fortemente colpita dalla crisi sanitaria provocata dal Corona virus (COBID-19).
Venerdì 14 febbraio, circa 18 tonnellate di materiale sono state imbarcate su un Boeing 757 a supporto della grave crisi sanitaria che sta mettendo in ginocchio la Cina. Il personale dell’Aeronautica insieme con quello della base del WFP di pronto intervento umanitario UNHRD (United Nations Humanitarian Response Depot) ha pallettizzato e caricato il materiale sul volo charter messo in piedi dalla Ministero degli Affare Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla ambasciata italiana in Cina.
Per tutta la notte e fino alle prime luci dell’alba di sabato il personale dell’Aeronautica e dell’UNHRD ha lavorato per caricare sul velivolo cargo circa 15 pallet contenente materiale di prima necessità. Tra questi c’erano mascherine, termometri, occhiali e tute protettive. Il Boeing, parcheggiato sul piazzale dell’Aeronautica dell’Aeroporto di Brindisi, è successivamente decollato alla volta di Pechino con a bordo il materiale sanitario in parte raccolto dalla comunità cinese italiana. Il personale “Movement & Transportation” (M&T) del Nucleo Servizio Operativo dell’Aeronautica Militare e quello dell’UNHRD, senza risparmio di energie si è prodigato tutta la notte fino alle prime ore del giorno di sabato per fare in modo che il velivolo potesse riprendere il
volo nel più breve tempo possibile.
Il terminal militare dell’Aeronautica in Brindisi (ATOC – Air Terminal Operational Center) da sempre coopera con le basi del WFP (UNHRD) e dell’ONU (UNGSC) fornendo assistenza e supporto logistico ai voli umanitari. Da qui sono partiti voli carichi di aiuti per l’alluvione del Mozambico, Sudan e il sisma del Kurdistan soltanto per fare qualche esempio. Questa collaborazione tra organizzazioni diverse, unico esempio nel mondo, è frutto della vocazione umanitaria della base, della posizione geografica strategica ma anche dell’impegno di tutto il personale civile e militare perché, come diceva Henry Ford “mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso,
lavorare insieme è un successo”