“La decisione di chiudere gli impianti di Versalis è sbagliata e immotivata, provocherà conseguenze gravissime per i lavoratori e produrrà ingenti danni economici al territorio brindisino, già messo in ginocchio da una crisi ultradecennale e dagli effetti nefasti del Coronavirus.

Si mettano da parte ideologie, personalismi e tattiche politiche e si pensi al bene e al futuro della comunità: per una volta prevalga il buonsenso”. Lo dichiara la segretaria generale della Femca-Cisl, Nora Garofalo, commentando l’ordinanza sindacale con la quale il primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi, ha disposto lo stop agli impianti a causa di presunte ‘emissioni odorigene’. “Si tratta di una decisione immotivata – sostiene Garofalo – visto che non esiste alcuna documentazione che attesti la riconducibilità di queste emissioni a Versalis. L’impianto, tra l’altro, nei giorni scorsi era stato fermato per consentire di eseguire una manutenzione straordinaria, e sarebbe ripartito nei prossimi giorni. Ma oltre ad essere immotivata è una decisione sbagliata e pericolosa: Versalis, infatti, produce polietilene, che è un elemento fondamentale per il confezionamento in campo farmaceutico ed alimentare, ed è utilizzato in campo medico. Noi siamo i primi a sostenere la ‘chimica verde’, ed Eni si è sempre distinta su questo campo. Lo dimostra anche il recente accordo di Atene, con il quale il Gruppo si è impegnato a livello mondiale su temi importanti come le relazioni industriali, la responsabilità sociale di impresa, il dumping sociale, la sicurezza dei lavoratori, il rispetto dell’ambiente. Siamo tutti impegnati per coniugare lavoro, sicurezza e ambiente, ma la politica deve essere un alleato in questa battaglia, non può addirittura remare contro. La decisione del sindaco di Brindisi avrà ripercussioni pesantissime sui 450 lavoratori di Versalis, che diventano migliaia considerando la filiera e l’indotto. Parliamo di lavoratori che in molti casi hanno già utilizzato tutte le ferie disponibili nel periodo della pandemia, e per i quali l’unica opportunità è il ricorso agli ammortizzatori sociali, con tutte le implicazioni che questo comporta. Migliaia di famiglie, insomma, rischiano di pagare le conseguenze di una decisione assunta sul nulla, senza documenti, in modo arbitrario e ideologico. L’amministrazione di Brindisi non è nuova a provvedimenti contro Versalis: nel febbraio del 2019 aveva tentato di bloccare nuovamente gli impianti, nonostante l’Arpa non avesse segnalato alcuna anomalia. Al Prefetto della città pugliese, al quale abbiamo chiesto un incontro urgente, chiederemo di intervenire in modo celere e deciso, per evitare che a tutti i danni provocati dal Covid si aggiungano quelli di una politica irresponsabile e poco attenta alla difesa del bene comune”, ha concluso la segretaria generale