Nanti a nn’arvulu t’aulia” è il titolo della sesta raccolta poetica di Emanuele Castrignanò: il nuovo lavoro sarà presentato venerdì 25 settembre alle ore 19 nell’Atrio del Castello di Mesagne. Verranno proposte all’attenzione dei lettori 81 poesie, la maggior parte scritte in vernacolo mesagnese, qualcuna in lingua italiana.

Il programma dell’iniziativa – patrocinata dal Comune di Mesagne – prevede i saluti del sindaco Toni Matarrelli e dell’avvocatessa Assunta De Cillis, direttore generale di “Cantine 2 Palme”, che ha reso possibile la pubblicazione. Dialogherà con l’autore il prof. Marcello Ignone. I prestigiosi intermezzi musicali saranno eseguiti da: Vincenzo Gatto, voce e tastiera; Roberto Rosato al sax; Patrizia Taurisano al pianoforte, Marcella Diviggiano, soprano. I brani accompagneranno le letture dell’autore.

L’albero d’ulivo, rappresentato in copertina, fotografa una comunità a prevalente vocazione agricola. La sua robustezza rappresenta le caratteristiche di una popolazione dedita al lavoro ed al sacrificio, che non ha mai perso la propria dignità, dimostrando forza e sano orgoglio per resistere e andare avanti anche nei momenti difficili. Le sue radici, aggrappate alle viscere di questa terra, ne testimoniano la storia, che in esse trovano linfa per rinverdire un presente che, altrimenti, sarebbe arido e senza futuro”, ha spiegato il poeta Castrignanò.

La memoria – ripercorsa attraverso sprazzi di vita quotidiana, in cui muovono personaggi tipici – rende attuale e vivo un mondo che rischierebbe di rimanere sconosciuto alle nuove generazioni o di essere dimenticato. Le tradizioni, i valori, la famiglia, i costumi, emergono nei diversi episodi presentati in versi. Anche questa sesta raccolta vuole essere un motivo per tenere viva la memoria, attraverso racconto collettivo di quanti, pur nella modestia del loro essere, hanno potuto costruire la città di Mesagne nel modo in cui tutti la conosciamo ed amiamo.

L’ingresso all’iniziativa è gratuito, garantito sino alla concorrenza dei posti disponibili. Nel rispetto della normativa anticovid, si accede con l’obbligo della mascherina di protezione.