Lo segnala la sezione leccese dell’Associazione italiana dottori commercialisti
Anche il mese di ottobre è ricco di scadenze fiscali. Ma, soprattutto, ripartirà la temuta riscossione. Tra versamenti, dichiarazioni, comunicazioni, adempimenti contabili ed istanze da presentare all’Erario, si contano circa 150 scadenze. Per la precisione, sono ben 147.
È quanto evidenzia uno studio condotto dalla sezione di Lecce dell’Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc).
In particolare, si attende la conferma della proroga relativa al versamento delle imposte sui redditi per i soggetti Isa (ed studi di settore): un emendamento al Decreto Agosto (decreto 104/2020), infatti, ha previsto la possibilità di pagare saldo ed acconto di Irpef, Ires ed imposte sostitutive, entro il 30 ottobre 2020, senza sanzioni e con la maggiorazione dello 0,8 per cento.
Sempre in questo mese, oltre alle consuete scadenze di metà mese, come i versamenti relativi all’Iva, alle ritenute alla fonte operate a titolo d’acconto da parte dei sostituti d’imposta Irpef e ai contributi Inps, si aggiunge il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche del terzo trimestre 2020. Inoltre, come detto, ripartirà la temuta riscossione.
Il 15 ottobre terminerà la sospensione della riscossione, iniziata con il decreto “Cura Italia”, successivamente con il decreto “Rilancio” e prolungata dal Decreto “Agosto”, da parte degli agenti della riscossione. Con la sospensione riprenderanno anche le procedure cautelari ed esecutive.
«Continua questa vera e propria maratona fiscale, sempre più insostenibile perché ostacola l’attività quotidiana delle imprese e ne complica la tenuta della contabilità», è il duro commento della sezione di Lecce dell’Associazione italiana dottori commercialisti ed esperti contabili . «Ci sono tanti, troppi adempimenti fiscali e sembra mancare un disegno organico di semplificazione che riguardi in modo strutturale l’intero sistema tributario. La materia è delicata e complessa, in quanto legata alla sostenibilità dei conti pubblici, ma occorre intervenire efficacemente per ridurre lo scadenziario fiscale».
Va ricordato che il 20 ottobre scade il termine per il pagamento dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nei mesi di luglio, agosto e settembre. L’imposta di bollo di 2 euro è dovuta sulle fatture di importo superiore a 77,47 euro sulle quali non è stata applicata l’Iva.
Inoltre, occorre effettuare il pagamento, senza applicazione di interessi e sanzioni, dell’imposta di bollo eventualmente non versata per il primo e secondo trimestre, secondo le disposizioni dell’articolo 26 del Decreto liquidità, se di ammontare complessivamente inferiore a 250 euro. Restano ferme le ordinarie scadenze del 20 ottobre 2020 e del 20 gennaio 2021, per i versamenti dell’imposta di bollo dovuta anche se di importo inferiore a 250 euro, sulle fatture elettroniche emesse rispettivamente nel terzo e quarto trimestre solare dell’anno.
In ultimo, anche se non è una scadenza propriamente fiscale, è importante segnalare la presentazione della domanda per il Reddito di emergenza che scade il 15 ottobre. La misura assistenziale introdotta dal Decreto “Rilancio”, gestita dall’Inps, è stata prorogata per un’ulteriore mensilità dal Decreto “Agosto”. L’ulteriore quota mensile di Rem, pari a 400 euro è riconosciuta ai nuclei familiari se il valore del reddito familiare, nel mese di maggio scorso, risulti inferiore all’importo della mensilità di Rem secondo i parametri fissati dal Decreto “Rilancio” ed è in possesso dei requisiti generali per l’accesso al reddito di emergenza.