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IMPARARE DALLA PANDEMIA LE LEZIONI DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA COOPERAZIONE Ostuni (virtuale) 27-19 ottobre 2020

Giunto alla sua IV edizione, il Festival della cooperazione internazionale, che ha fin dall’inizio la sua base operativa ad Ostuni (BR) con il coinvolgimento dei territori pugliesi, ha visto allargare il suo orizzonte oltremisura grazie alla modalità virtuale. Il Festival è frutto della collaborazione di AIFO con la Rete italiana disabilità e sviluppo (Rids), di cui è membro fondatore, e con le istituzioni locali.

Il Festival ha fatto della pandemia un’opportunità, ma anche il punto da cui partire per un’indispensabile riflessione. Il titolo del Festival, Imparare dalla pandemia. “C’è un solo cielo per tutto il mondo”, evoca da una parte le necessarie lezioni da trarre dal periodo che stiamo vivendo, dall’altra, attraverso una celebre frase di Raoul Follereau, la dimensione globale entro la quale ci troviamo ad agire.

E la prima lezione del Festival è proprio la necessità dell’azione globale, legata ai territori, per un deciso cambiamento. Non a caso la seduta inaugurale oltre al saluto del sindaco di Ostuni e delle autorità, si è focalizzata sull’idea del convivialismo, ovvero dell’«arte di vivere insieme» pensando ad un mondo post-neoliberale, per progettare un nuovo futuro. Un’altra dimensione essenziale è stata quella, con il riferimento all’Italia, del ripensamento dell’attuale sistema di welfare per una più decisa inclusione sociale, anche sul piano territoriale. Dagli interventi di esperti che hanno fatto parte della Commissione Colao è emerso come la dimensione sociale della pandemia, la cui importanza strategica è stata sottolineata durante i lavori e nel documento finale, non abbia trovato rilievo ed esecuzione nelle politiche governative.

Un’altra lezione della pandemia è quella del problema ambientale e dello squilibrio tra economia ed ambiente. Il tema della copertura sanitaria universale è stata al centro degli interventi sulla cooperazione internazionale per garantire l’inclusione e la non discriminazione, obiettivi perseguiti attraverso i progetti sostenuti dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), intervenuta al Festival. L’azione del governo italiano sul piano internazionale per contrastare la diffusione del Covid-19 è stata sviluppata dalla vice-ministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Emanuela Del Re, nel corso di un video messaggio. Le istituzioni internazionali sono state oggetto di un attento esame per indicarne potenzialità, limiti e criticità che la pandemia ha messo prepotentenente in evidenza.

Durante le sei sessioni del Festival, che hanno visto il contributo di oltre trenta relatrici e relatori, sono stati illustrati diversi progetti che AIFO realizza nel mondo. Nelle sue conclusioni il presidente AIFO Antonio Lissoni ha individuato i cambiamenti e le sfide che una Ong si trova ad affrontare oggi, ben prima della pandemia. In chiusura del Festival, il suo coordinatore Francesco Colizzi ha annunciato la ferma intenzione di mettere in cantiere una nuova edizione, dando appuntamento al prossimo anno. Le sessioni sono state trasmesse in diretta sulla pagina Facebook del Festival e la loro registrazione è a disposizione del pubblico.

IL PRESIDENTE NAZIONALE AIFO

ANTONIO LISSONI

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