BrindisiFocusItalia

FP Cgl BrindisiI comportamenti del Management ci ricordano “momenti storici” poco felici per il nostro paese: attacco alla democrazia !

">

In tanti anni di militanza e lotta sindacale possiamo dire di averne viste di ogni ma quanto accaduto la mattina di lunedì 25 gennaio ha dell’incredibile.

Forse incredibile, in realtà, non è la parola giusta per concentrare la gravità di quello che è successo mentre era in corso di svolgimento una pacifica manifestazione sindacale, l’ennesima, organizzata dalla Funzione pubblica della Cgil a sostegno degli operatori sociosanitari dell’Asl che hanno il contratto in scadenza il 31 gennaio e che rischiano di rimanere a casa tra pochissimi giorni. 

Avevamo dato un appuntamento a Oss, rappresentanti sindacali, organizzatori e sostenitori nei pressi della direzione generale dell’Asl, in via Napoli a Brindisi, come siamo soliti fare in simili circostanze ma l’accoglienza che abbiamo ricevuto stavolta non è stata amichevole come quella cui siamo stati abituati in passato: al nostro arrivo, qualcuno dai piani alti ha dato l’ordine di chiudere i cancelli e ha attivato un dispositivo di sicurezza composto da cinque ausiliari di Sanitaservice a presidio dell’immobile, per impedire eventuali tentativi di accesso al perimetro della struttura.

Neanche fossimo terroristi!

La nostra era una manifestazione che godeva di tutte le autorizzazioni necessarie e anche di qualcuna in più: pretendiamo di poter affermare di aver già organizzato in passato qualche iniziativa simile e presumiamo senza falsa modestia di sapere come si fa, sia dal punto di vista delle regole e del loro rispetto sia da quello politico, per una maggiore efficacia dell’azione messa in campo in relazione al messaggio che si vuol veicolare, senza mai oltrepassare i confini della civilità, della legalità e del rispetto degli interlocutori e delle controparti.

Non avevamo nessuna intenzione di tentare nessun tipo di blitz, irruzione o ingresso nella direzione Asl e, anche per questo, siamo rimasti stupefatti e basiti dall’atteggiamento assunto dai vertici aziendali che si sono mostrati di fatto ostili nei confronti dell’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa tra i lavoratori dell’azienda sanitaria brindisina. Il direttore generale, o chi per lui, stavolta l’ha fatta davvero grossa: andando a memoria, ma pensiamo di non sbagliarci, non si è mai vista una cosa del genere che, ora, potrebbe costituire un pericoloso precedente nei rapporti tra istituzione e sindacato, minando la reciproca fiducia che, invece, è necessaria se non indispensabile per garantire l’interesse dei lavoratori e la qualità del servizio offerto che, ora come sempre, è fondamentale per la tenuta della società.

Vorremmo ricordare ai vertici aziendali chi è la Funzione pubblica Cgil ma prima vogliamo ribadire, e c’è tristezza nel doversi sentire mossi a farlo, quello che non è: non è un gruppo di black block come qualcuno forse voleva farla passare. La Funzione pubblica Cgil è un’organizzazione che, come dimostrano le battaglie portate avanti negli anni in Asl e in ogni altro comparto della vita pubblica che ci vede presenti al fianco dei lavoratori, si spende nella difesa dei principi di legalità, uguaglianza e rispetto di tutti e di tutte.

Cercare di sopprimere il diritto a manifestare equivale e colpire il concetto di democrazia: qualcuno ai piani alti di via Napoli dovrebbe ripassare l’Abc politico-istituzionale che sta alla base del nostro Sistema e che ne garantisce il funzionamento.


Gen.le Lettore.

Dall'inizio della emergenza Sanitaria derivata dalla epidemia Covid-19 i giornalisti di brindisilibera.it lavorano senza sosta per dare una informazione precisa e affidabile, ma in questo momento siamo in difficoltà anche noi. Brindisilibera.it è una testata stampa online appartenente alla Associazione Culturale Flashback e si è sempre sostenuta con i grossi sacrifici personali da Giornalisti Freeland, non percedendo provvidenze, contributi, agevolazioni qualsiasi pubbliche o sponsorizzazioni lasciando libera la informazione da qualsiasi influenza commerciale.Ma in questo periodo di emergenza con la situazione che si è venuta a creare le condizioni economiche della associazione non permettono più ancora per lungo tempo di proseguire nella attività. Se sei soddisfatto della nostra conduzione della testata stampa ti chiediamo un aiuto volontario per sostenere le minime spese a cui comunque dobbiamo dar fronte attraverso un gesto simbolico con una donazione..

Ti ringraziamo per l'attenzione.

Condividi: