Come avevamo già preannunciato, a dire del Sindaco, sembrerebbe sia emersa una gestione poco attenta alla valutazione sugli eventuali imprevisti e sulle conseguenti ricadute nella gestione degli impianti, da parte di Enipower nelle attività di implementazione del nuovo sistema di protezione e controllo dell’inserimento della rete elettrica interna.
Ancora ora non siamo a conoscenza se il coordinamento tra Enipower e le altre Aziende del petrolchimico, Versalis, Basell, Eni Rewind e Chemgas, sia avvenuto; se insieme si è valutato opportuno o meno svolgere tali attività in quel preciso momento ovvero valutarne altra data; se e perché non è stata prevista la riduzione dei carichi degli impianti ovvero la fermata preventiva degli stessi, al fine di ridurre le quantità da inviare in torcia in occasione di eventuale failure; e se invece si è stati succubi delle esigenze della rete elettrica nazionale che come ben si conosce è gestita da Terna, azienda esterna al Petrolchimico.
Vogliamo ricordare che in altre occasioni, per esigenze appunto esterne al Petrolchimico, la valutazione degli scenari ipotizzabili ha previsto anche la fermata degli impianti, vedi deviazione del metanodotto Snam, nei pressi del raccordo ferroviario a Tuturano.
Per questo motivo riteniamo opportuno avviare un percorso di approfondimento, di tale situazione e di monitoraggio delle future attività da svolgere, attraverso un incontro congiunto e continuo con tutte le Aziende Coinsediate alla presenza soprattutto dei Direttori delle stesse.
Va dato merito al signor Sindaco della corretta disamina della situazione evidenziando però la solita carenza del sistema di monitoraggio della qualità dell’aria interno ed esterno al Petrolchimico.
Senza voler entrare nella polemica sul fatto che dallo scorso giugno 2020 soltanto in questi giorni si sono avute notizie sul proseguo delle attività di revisione AIA di Versalis, va precisato che, a prescindere dall’esito della Conferenza dei Servizi Istruttoria prima e Decisoria poi, con diverse posizioni degli Enti partecipanti, anche contradittori, ed in attesa dell’emanazione del decreto, al quale il Sindaco ha dichiarato voler ricorre al Tar, un percorso di condivisione sul miglioramento del monitoraggio ambientale legato alla presenza industriale, e nello specifico di Versalis, era già stato avviato.
A tal proposito ribadiamo, così come fatto all’epoca, la necessità della presenza delle Organizzazioni Sindacali all’interno della commissione tecnica, istituita in Regione Puglia, che avrebbe dovuto coniugare le esigenze aziendali con le necessarie tutele ambientali.
Commissione che di fatto non ha prodotto nulla, che non conosciamo se si sia mai insediata, che attualmente dopo le elezioni regionali ha perso la regia (visto che si attende ancora da parte del Governatore della Puglia il decreto di nomina del responsabile della Task Force Occupazionale presso l’Assessorato Regionale al Lavoro, bloccando di fatto tutte le discussioni sulle vertenze lavorative in corso) e che oggi il Sindaco si è dichiarato nuovamente disponibile a parteciparvi fattivamente.
Va però precisato che, a prescindere dagli obblighi di legge, dai pareri favorevoli o parzialmente favorevoli, dagli addendum e dagli impegni formali e/o sostanziali, se c’è la Volontà di risolvere le questioni, non vi possono essere alibi di alcuna natura per nessuno.
Quindi all’Amministrazione Comunale, in quanto Autorità Sanitaria Locale, avendo la responsabilità di tutelare la Salute dei propri Cittadini, chiediamo di esplicitare meglio l’esigenza di implementazione, in termini numerici e di capacità di analisi e verifica delle centraline cittadine, richiedendone, magari o di fatto, che tale investimento sia a carico delle Imprese (non solo Versalis), perché forse non sostenibile con l’attuale situazione delle casse comunali.
Invece, avendo contezza di come attentamente vengono gestite le questioni ambientali, alle Aziende, che tanto investono continuamente su tali tematiche, chiediamo di attivarsi al fine di venire incontro alle esigenze locali, relativamente al potenziamento del sistema di monitoraggio non solo interno, ma anche pubblico, al fine di porre un termine a questo stillicidio di contrapposizioni, ma soprattutto per rendere maggiormente controllata la qualità dell’aria, restituire la corretta informazione alla cittadinanza e rasserenare l’Amministrazione Comunale tanto attenta all’ambiente che proprio ieri ha deciso di raddoppiare la Tassa relativa al Bollino sulle Autocertificazioni di Conformità degli impianti termici di riscaldamento delle abitazioni pubbliche.