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Bando Ristori, Pani e Pesci Brindisi

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 Il Coordinamento Regionale Associazioni HoReCa Puglia di cui fa parte anche l’Associazione Pani e Pesci di Brindisi sul Bando Ristori della Regione Puglia che indica beneficiari solo 20 comuni delle Province di Foggia Bari e Bat. “Sbagliato lasciare fuori tutte gli altri ristoratori pugliesi! Subito un Tavolo di confronto con la Regione”

I ristoratori pugliesi esprimono il proprio dissenso nei confronti della scelta della Regione Puglia nella pubblicazione del Bando Ristori attivo dal 16 febbraio 2021 e destinato – come citato testualmente nel bando – “alle imprese che sono state costrette a rimanere chiuse nella settimana tra l’8 e il 14 dicembre 2020, con l’estensione della zona arancione a 20 Comuni delle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e di Bari. Le imprese beneficiarie sono quelle che svolgono attività di ristorazione con somministrazione, gli agriturismi, le gelaterie e pasticcerie, i bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre agli alberghi localizzati nei 20 Comuni interessati dall’ordinanza n.448/2020.”

Lo sdegno espresso dalla totalità dei titolari delle aziende del settore rimaste fuori dal bando, deriva principalmente dall’indirizzo di scelta dell’Istituzione regionale che ha indicato la destinazione dei fondi verso le perdite registrate dalla aziende colpite dal provvedimento della zona arancione esclusivamente nei sei giorni indicati (8-14 dicembre 2020) perdite che, a nostro avviso, rappresentano una inezia in confronto al lungo periodo di perdite economiche (ben 4 mesi a partire dal 24 ottobre 2020) in cui sono incappate la totalità delle restanti aziende sparse nel resto della regione.

In questo senso, sarebbe stato opportuno, nei confronti delle aziende dei 20 comuni in questione, riconoscere sicuramente un indennizzo superiore anziché ritenerle uniche destinatarie del bando regionale. Considereremmo più opportuna e ponderata la valutazione degli effettivi cali di fatturato registrati in tutto il periodo di emergenza Covid-19 al fine di raggiungere un’equità reale nella distribuzione delle risorse regionali a disposizione.

A tal proposito si chiede urgentemente tutela e sostegno a tutte le Amministrazioni comunali delle aziende rimaste fuori dal bando regionale, perchè le affianchino in un percorso di dialogo che possa riportare l’attenzione verso l’intero settore HORECA; l’istituzione immediata di un Tavolo di confronto permanente in seno alla Regione Puglia – come già richiesto, per vie ufficiali ma senza esito, dal coordinamento delle Associazioni Horeca Puglia– con immediata discussione di un nuovo protocollo di sicurezza che impedisca continue chiusure e conseguenti danni irreversibili alle aziende Horeca; la valutazione di fondi residui, di provenienza europea e non, del Bilancio della Regione da destinare con la massima impellenza alle imprese HORECA dell’intero territorio pugliese; nonché la programmazione congiunta, fra organi istituzionali e Coordinamento delle Associazioni HoReCa Puglia, della destinazione di nuovi fondi UE da dedicare alla ripresa e alla continuità aziendale delle decine di migliaia di attività HoReCa, connesse alla salvaguardia di centinaia di migliaia di posti di lavoro sia direttamente riconducibili al settore, sia legati ai molteplici indotti da esso sostenuti.


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