BRINDISI.Vertenza Gruppo DEMA ( DCM, DAR, DEMA) “ I LAVORATORI NON POSSONO ESSERE ABBANDONATI AL PROPRIO DESTINO”
In questi giorni la scrivente O.S. ha incontrato i propri iscritti e simpatizzanti assieme alla RSU e ai componenti del direttivo delle aziende del gruppo. Durante l’incontro sono emerse forti preoccupazioni e le difficoltà da parte dei lavoratori, sul presente, la quotidianità, fatta di: scarichi di lavoro, CIGO che riduce i salari alla soglia di povertà. Preoccupa ancor di più l’assenza di una prospettiva di piena occupazione e lavoro.
La situazione odierna non promette nulla di buono, all’orizzonte ci sono solo nubi nere. Paradossalmente, per questi lavoratori la pandemia da covid19 è quasi un’opportunità, perché stanno usufruendo della CIGO causale covid che sta allungando i termini della CIGS per i lavoratori DCM, e per tutti gli altri lavoratori del gruppo, alle prese con scarichi di lavoro. A oggi, il tribunale di Nola non ha ancora rilasciato l’omologa che si aspetta da metà gennaio, mese in cui si tenne incontro con il MISE e che fu salutato positivamente, aprendo speranze di ripresa. Nel corso della riunione la scrivente ha ribadito a tutti lavoratori ma in particolare a quelli di DCM, che comunque non saranno lascati da soli e che per quello che riguarda la famosa lettera di impegno all’assunzione, assieme all’avv. Francesco Arigliano, giuslavorista di riferimento che segue da anni la FISMIC CONFSAL, saranno rappresentati nelle sedi opportune al fine di rivendicare i propri diritti.
Ovviamente crediamo che non siano sufficienti solo azioni legali, occorre lavoro. Le analisi ci dicono che serviranno ancora molti anni per garantire volumi pre-covid nel settore aeronautico, nel frattempo e necessario che non solo i Grandi Player, ma anche aziende come DEMA debbano portare avanti progetti e programmi di sviluppo e investimenti. L’azienda deve nonostante le difficoltà impegnarsi a trovare nuove attività, cambiando il mix produttivo e ricercando nuovi clienti. Il Gruppo Dema, detiene discrete tecnologie e macchinari, ma ha anche maestranze con
ottimi SKILLS professionali, ha anche una Proprietà con capacità anche finanziarie. Ovviamente a tutto ciò, deve essere affiancato un percorso che attivi strumenti di politiche attive del lavoro, che sono disponibili, rivenienti dall’ultima legge di bilancio. Ad esempio: -assegno di ricollocazione per disoccupati e cassaintegrati, – garanzia occupabilità dei lavoratori, – contratto di espansione per aziende con 250 dipendenti, prepensionamenti con anticipi di 5 anni, – fondo nuove
competenze. Inoltre esistono altri strumenti di politiche attive, in capo alla Regione e MISE. Gli strumenti normativi ci sono, le risorse economiche governative anche, occorre un raccordo Politico, Sociale, Istituzionale. È giunta in queste ore, dopo mesi di attesa una convocazione da parte del Presidente del Comitato Sepac Leo Caroli, per il 25/03/2021. Auspichiamo che l’incontro sia il punto di partenza, la cabina di regia che possa favorire la strategia da portare avanti per la tutela occupazionale. Consapevoli della difficile situazione, ma fiduciosi nella capacità di reazione che si potrà mettere in atto, riteniamo necessario intensificare il confronto, garantire una partecipazione attiva, per dare risposte a tutti i lavoratori.
Il segretario Fismic Confsal Davide Sciurti