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«Nei giorni scorsi ho seguito con attenzione le vicende che hanno riguardato alcuni istituti scolastici della città di Brindisi in cui si sono contrapposte le esigenze dei genitori -di vedere garantita la didattica in presenza per i loro figli con bisogni speciali- a quelle dei dirigenti scolastici che hanno ritenuto di non accogliere tali richieste.
Le decisioni scolastiche si pongono in contrasto con quanto stabilito nella circolare ministeriale che prevede anche in “zona rossa” l’attività didattica in presenza per gli alunni con bisogni educativi speciali (Bes) insieme ad un gruppo di compagni. Per questo ho deciso di presentare una interrogazione parlamentare per chiarire la questione». E’ quanto comunica l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) che nelle scorse ore ha sottoposto al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ed al Ministro delle disabilità Erika Stefani il doppio “caso” degli istituti comprensivi “Salvemini“ e “Casale” di Brindisi dove, come testimoniano dalle lettere aperte di alcuni genitori, è stata negata inizialmente ai loro figli la possibilità di frequentare in presenza l’attività didattica.
«Purtroppo a pagare in queste circostanze il prezzo più alto sono state le famiglie che hanno dovuto aggiungere – spiega la parlamentare pugliese- ulteriori disagi, anche a fronte di diritti garantiti dal Governo, così come è stato più volte precisato». La didattica in presenza, come possibile alternativa alla didattica a distanza per casi particolari, è prevista dall’articolo 43 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 2 marzo 2021 per cui: «… Resta, salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso del laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Il 12 marzo 2021 il Ministero dell’istruzione ha inviato ai dirigenti scolastici una nota operativa ribadendo quanto contenuto nell’articolo 43 sopracitato, anche nelle cosiddette «zone rosse». L’on. Valentina Palmisano precisa in conclusione un ulteriore aspetto di queste vicende.
«E’ bene chiarire – spiega la deputata brindisina- che nessuno vuole nascondere le difficoltà che quotidianamente in questa situazione possono esistere all’interno delle scuole. Ma le testimonianze e le difficoltà dei genitori non possono continuare a rimanere semplici appelli caduti nel vuoto. Per questo ho presentato questa interrogazione parlamentare per conoscere quali iniziative i due Ministeri intendono attuare per le esigenze degli alunni con esigenze speciali e delle loro famiglie, già in notevole difficoltà per le restrizioni legate alla pandemia, garantendo la didattica in preserva in totale sicurezza e fornendo strumenti didattici i idonei ad un apprendimento che garantisca loro il diritto allo studio in modo ottimale e l’attuazione dei principio di inclusione».