La decisione sulla riapertura delle scuole non può spettare alla Regione, né tantomeno alle famiglie. Essa riguarda le competenze statali e lo Stato ha deciso per la riapertura sin da oggi. Continuare con decisioni dal contenuto equivoco, non fondate su particolari condizioni epidemiologiche e con quasi tutte le attività aperte, mi pare un atto di discriminazione nei confronti dei ragazzi pugliesi”.


Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Sono amareggiato nel cogliere l’idea di una pubblica amministrazione che si attesta alla massima deresponsabilizzazione, approfittando del consenso suscitato dalle paure dei genitori e degli insegnanti, e dallo spirito dei ragazzi, diretto a evitare differenze di trattamento tra la più impegnativa didattica in presenza e la meno impegnativa didattica a distanza. Mi spiace dirlo, ma il dibattito pubblico e la decisione politica non possono svolgersi in questo modo, estraniandosi dai dati epidemiologici, dal dovere dello Stato di formare e dal diritto dei ragazzi di essere formati.
A questo punto spero che i parlamentari pugliesi chiedano al Presidente del Consiglio di occuparsi della questione e di assumere ogni iniziativa utile a garantire l’uguaglianza tra i ragazzi pugliesi e i loro coetanei italiani