BrindisiFocusItalia

BRINDISI.case a parco bove , processo a roberto aprile

Il Sindacato Cobas esprime soddisfazione per la consegna delle case alle famiglie di Parco Bove e ad altre ancora nella giornata di  Lunedì 11 Maggio 2021 .

Martedì 12 Maggio 2021 invece si processa Roberto Aprile per istigazione a delinquere, articolo 414 comma 1 parte prima con una pena prevista da uno a cinque anni , per una frase pronunciata durante una riunione del “Comitato degli abitanti di Parco Bove” con il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi svolta nel Comune il 7 Luglio del 2020.

Roberto Aprile era stato chiamato dalle famiglie di Parco Bove lo scorso anno per dare loro una voce e  nominato dagli stessi portavoce del Comitato , non come afferma un solerte poliziotto nel processo  dove  lo considera un intruso nella riunione del 7 Luglio 2020 al Comune di Brindisi.

Alla posizione espressa dal Comune di Brindisi in quella riunione  di assegnare solo a 13 famiglie su 30 una casa  c’era stata una frase di Roberto Aprile in cui affermava simbolicamente   la volontà di resistere agli sfratti che si stavano programmando.

Roberto Aprile  Martedì 11 Maggio  alle ore 10,00 sarà dal giudice della udienza preliminare ma non patteggerà nulla perché non  ha nessun motivo  per  patteggiare ;

il responsabile Cobas è fiero di aver condotto una lotta vincente con delle chiare  linee guida della protesta fin dal primo momento ,che oggi sembrano essere invece  il fiore all’occhiello della Amministrazione  : assegnare le case ai residenti di Parco Bove ,radere al suolo Parco Bove , dare nuova vita al quartiere Paradiso, cancellare una vergogna abitativa.

Il Cobas ha sostenuto la lotta dei residenti di Parco Bove riuscendo a cancellare l’ultima vergogna di baracche esistenti nella nostra città , fatta di persone che si sono ammalate in quelle case fatiscenti, di una politica che li ha presi in giro per sessanta anni.

La difesa degli ultimi per il Cobas e di chi lo rappresenta oggi è una storia che viene da lontano, dalle occupazione di case nel 1973 a Sant’Elia , dalla lotta delle baracche alla Corea del 1978 a quelle di oggi di Parco Bove.

Non abbiamo nulla di cui rimproverarci , mentre c’è sempre qualcuno che cerca di trovare  il pelo nell’uovo nel tentativo  di bloccare le battaglie di civiltà….. ma i fiumi non si possono fermare .

Condividi: