LO SPETTACOLO RIENTRA NELLA RASSEGNA “LA SCENA DEI RAGAZZI” REALIZZATO DAL COMUNE DI FASANO CON IL TPP

Prima la fame e la carestia, poi l’assalto dei Turchi, ma soprattutto la difesa dei fasanesi e la vittoria del 2 giugno.

L’appuntamento è mercoledì 2 giugno, alle 20.30 al Teatro Sociale di Fasano con lo spettacolo “La Scamiciata”, della Compagnia AlphaZTL (Biglietto unico 3 euro. Per info e prenotazioni contattare Fausto Savoia, 348.0027873 dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 18.00. I posti sono limitati quindi la prenotazione è fortemente consigliata).

Lo spettacolo rientra nella rassegna «La Scena dei Ragazzi 2020-2021», realizzata dal Comune di Fasano con il Teatro Pubblico Pugliese e rivolta alle scuole cittadine, a partire dalla Primaria sino alle Medie e Superiori.

Dopo sei spettacoli online, seguiti da un incontro degli alunni con gli artisti (sempre a distanza), la rassegna si chiude con una rappresentazione in presenza, che è aperta non solo agli alunni delle scuole Superiori, ma a tutto il pubblico, che potrà usufruire dello stesso biglietto ridotto applicato agli studenti.

La vittoria sui Turchi del 1678 è una delle pagine di storia pugliese più affascinanti. Gli interpreti in scena raccontano uno spaccato della nostra storia attraverso documenti, ma anche dicerie, luoghi comuni e curiosità, fino a quando l’attenzione dei commensali non finisce sulla cosiddetta «Scamiciata».

Ma il fatto storico diviene pretesto per una riflessione tra passato e presente: la peste che nella seconda metà del XVII secolo colpì pesantemente la nostra penisola e l’attuale pandemia.

Storia e leggenda, presente e passato, danza e parole si fondono in questa battaglia che induce a riflettere su noi, adesso.

«Anche quest’anno non potrà tenersi la tradizionale rievocazione storica della Scamiciata organizzata dall’associazione Giugno Fasanese ma Fasano non dimentica una delle pagine più importanti del suo popolo – spiega il sindaco Francesco Zaccaria –. Ringrazio l’associazione per l’impegno profuso in questi anni e la dedizione mostrata anche quest’anno per aiutare la compagnia teatrale a raccogliere materiale e notizie per una ricostruzione storica fedele. 

Rievocare La Scamiciata significa dare il giusto valore alla storia e a uno dei momenti più importanti della costruzione della nostra identità. La vittoria sui Turchi rappresenta il simbolo dell’orgoglioso riscatto della nostra gente che, unendosi in un grande spirito di comunità, riuscì a battere i Turchi in un periodo difficilissimo segnato anche dalla peste. Come allora, anche oggi, in questo momento difficile di pandemia siamo stati chiamati ad essere squadra forte ed unita per combattere un nemico invisibile e subdolo come il Covid. Ci siamo trovati disarmati, a mani nude anche noi, ad affrontare una guerra insidiosa e lunga, ma grazie al senso di comunità che ci contraddistingue abbiamo trovato le armi per sconfiggere il virus e ce la stiamo facendo. Proprio come i nostri antenati contro i Turchi. Celebrare questa giornata, quindi, assume oggi un significato valoriale ancora più importante che ci deve spingere a guardare con fiducia all’imminente futuro»

Lo spettacolo ha la regia e sceneggiatura di Teresa Cecece e David Marzi. La coreografia è di Vito Alfarano. Recitano David Marzi e Michele Savoia. Danza Francesco Biasi.

«L’opera, “La Scamiciata”, era già stata presentata in occasione di «Indovina chi viene a scena» e viene adesso riproposta e appositamente riadattata per una realizzazione teatrale dal vivo che si preannuncia estremamente coinvolgente ed affascinante. – dice l’assessore alla Cultura, Cinzia Caroli – Siamo molto contenti di poter riempire nuovamente il teatro con la passione e l’entusiasmo del pubblico e siamo felici che l’occasione sia la rievocazione di una delle pagine più affascinanti della nostra storia in attesa della stagione teatrale estiva con gli spettacoli all’aperto che rientrano nel cartellone di “Wow!Fasano”, in fase di completamento e che porteranno in tutto il territorio della nostra città artisti eccellenti e di qualità per una estate di rinascita anche da un punto di vista culturale».