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Fasano (Br).I prossimi due appuntamenti del Festival «Tempeste»: Don Dino Pirri e lo strano caso del buon samaritano al Chiostro e l’orchestra dei Braccianti al Minareto

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Venerdì 30 luglio alle ore 19 nel Chiostro dei Minori Osservanti l’evento promosso dall’Azione Cattolica Diocesana di Conversano-Monopoli; Domenica 1° agosto alle ore 21 presso il Minareto della Selva di Fasano l’evento musicale.

L’Azione Cattolica della Diocesi di Conversano-Monopoli organizza il secondo appuntamento del festival «Tempeste – Immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo» promosso dal Comune di Fasano in collaborazione con partner attivi nel mondo del volontariato e della promozione della pace.

Ospite della serata sarà don Dino Pirri, parroco marchigiano e volto televisivo molto attivo su Twitter, il quale presenterà il suo nuovo libro edito da Rizzoli intitolato “Lo strano caso del buon samaritano – il Vangelo per buoni, cattivi e buonisti”.  

Un libro che, partendo dal racconto della sua singolare vocazione, descrive i ruoli di una celebre parabola del Vangelo molto spesso mal interpretata o considerata solo in parte. Un viaggio nelle tempeste interiori di ciascuno, non solo spirituali ma semplicemente umane, che ci permettono di proiettarci al prossimo. 

Appuntamento alle ore 19 presso il Chiostro dei Minori Osservanti adiacente al Laboratorio Urbano «Ciaia-Lab» di Fasano. A dialogare con l’autore Oronzo Rubino e Stefano Carrieri. 

«Non sembri un prete. Detto da alcuni può essere un complimento, da altri un rimprovero. Comunque è la voce di chi si era soffermato su un’apparenza, prima di andare all’essenziale, ovvero senza volerlo cercare. Neanche Gesù sembrava Dio. E tante volte nemmeno Dio sembra Dio. Quando mi accontento della superficie senza cercare la profondità. Non è cattiveria, ma mancanza di curiosità. Difetto di meraviglia.» (estratto dal libro dell’autore)

«La vita è camminare insieme nell’incertezza e nella precarietà. Qualunque sia la meta, attraverso molteplici sfumature e dubbi. Finché si può». (estratto dal libro dell’autore)

Domenica 1° agosto, primo appuntamento musicale del festival: «l’Orchestra dei braccianti» si esibirà alle ore 21 presso il Minareto alla Selva di Fasano con uno spettacolo a ingresso libero. Una band con musicisti di diverse nazionalità nata nel foggiano nel 2018 per combattere il caporalato attraverso l’arma della musica. Un progetto portato avanti dall’associazione “Terra!” che unisce musicisti, lavoratori agricoli e migranti di varie nazionalità. 

Uno spettacolo multietnico in una location fasanese speciale che guarda al Mediterraneo: il Minareto della Selva di Fasano. 

«La musica può essere un potente motore di integrazione e dialogo. Per questo Terra! ha dato vita all’Orchestra dei Braccianti, che mette insieme per la prima volta musicisti, contadini e lavoratori di varie nazionalità uniti dal legame con l’agricoltura. Tramite le sue performance, l’Orchestra vuole sensibilizzare il pubblico sui temi del caporalato e dello sfruttamento lavorativo, oltre che offrire a donne e uomini, italiani e stranieri, una via di uscita da condizioni di indigenza e precarietà».

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