“I dati sull’andamento della pandemia in Italia confortano al punto tale che il premier Draghi afferma che è ‘quasi finita’. E’ probabile, quindi, che il 31 dicembre prossimo cessi lo stato di emergenza e, quindi, se oggi è lecito attendersi la fine della dichiarazione dello stato di emergenza, fra esattamente 82 giorni l’ospedale Covid nella Fiera del Levante sarà ABUSIVO, ovvero finiranno le ragioni emergenziali che hanno permesso di costruirlo senza le autorizzazioni urbanistiche, ambientali e di sicurezza richieste per una struttura sanitaria e comunque al di fuori della pianificazione sanitaria ospedaliera.

“Sarebbe altres? assurda una modifica allo strumento urbanistico del Comune di Bari pur di sanare quella che da sempre consideriamo ‘un’emilianata’ con spreco di 25 milioni di euro che ben potevano essere investiti nell’assistenza domiciliare e nella telemedicina in piena ondata pandemia COVID. Tutto è possibile quando il duetto è tra Emiliano e Decaro ma è difficile che nel giro di 82 giorni, a partire da oggi, il Comune di Bari possa definire e autorizzare una variazione urbanistica che cambi per sempre la destinazione di quell’area da zona per attività fieristica a zona per attività sanitaria. Ne deriverebbe altres? un grave danno per la Fiera del Levante intesa come manifestazione fieristica emblema della città di Bari, forse meno per l’Ente Fiera che continuerebbe ad introitare il fitto mensile di 111 mila euro.

“Noi riteniamo doveroso suggerire al presidente Emiliano, in spirito di vera collaborazione, di cominciare a pianificare lo spostamento di quei macchinari all’avanguardia negli ospedali esistenti che – con la pandemia sotto controllo – saranno perfettamente in grado di affrontare i casi di terapia intensiva. Sarebbe un peccato e uno spreco di denaro ingiustificato lasciare che quei letti di terapia intensiva, quelle apparecchiature diagnostiche di ultima generazione rimanessero nei CAPANNONI della Fiera del Levante inutilizzati e per questo motivo andassero in disuso. Sarebbe un peccato perché suddivisi negli altri ospedali pugliesi potrebbero anche andare a sostituire letti e macchinari meno moderni, sarebbe uno spreco di denaro perché siamo dell’idea che in Sanità non si debba perdere neppure 1 solo centesimo.

“Per questo invitiamo fin d’ora il presidente Emiliano e l’assessore Lopalco a predisporre un piano di reimpiego delle attrezzature medicali e ospedaliere presenti nell’ospedale Covid di Bari…

“Non si aggiunga il danno e la beffa della perdita del valore funzionale delle apparecchiature al già patito danno creato da un ospedale che per Fratelli d’Italia non sarebbe mai dovuto essere costruito: quei 25 milioni dovevano essere utilizzati per potenziare la medicina territoriale, per fare un modo che i pugliesi colpiti dal Covid non fossero lasciati a loro stessi nella prima fase dell’infezione e quindi non arrivassero in condizioni ormai compromesse in ospedale.”