Ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza per sapere se, alla luce della difficile situazione in cui versa il comparto turistico in Italia a causa della pandemia, intenda prevedere nuovi corridoi turistici non solo verso altri Stati extra Ue ma anche e soprattutto in entrata verso il nostro Paese.

Altresì, vorrei capire dal ministro se fosse possibile aumentare il numero degli elenchi degli Stati, attualmente previsto dall’ordinanza emessa dal suo Ministero il 23 ottobre 2021”. Lo dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo del M5S in commissione Trasporti alla Camera.

Attraverso cinque diversi elenchi – spiega – questa ordinanza dispone verso quali Paesi e con quali modalità ci si possa spostare, sia in entrata sia in uscita dall’Italia. Mentre per quelli europei, anche grazie all’introduzione del Green pass, esistono previsioni chiare e puntuali, per gli Stati extra Ue è disposta la misura dell’isolamento fiduciario nel caso in cui non si presentino le certificazioni. Se si considera che nel mondo esistono circa 200 Stati riconosciuti, attualmente sono previste modalità controllate e semplificate di accesso verso l’Italia per un quarto dei Paesi del mondo mentre tutti gli altri rientrano in un diverso elenco. L’ingresso in Italia da tali Stati non necessita di alcuna autorizzazione del Ministero della Salute ma è consentito solo per specifici motivi, come lavoro, salute e studio. Da questi Paesi non è possibile entrare in Italia per motivi di turismo”.

Un italiano che invece transita o si reca in questi Paesi – rileva Scagliusi – può sempre tornare in Italia ma è necessario che espleti una serie di adempimenti, tra cui la compilazione del Passenger Locator Form prima dell’ingresso in Italia e l’effettuazione di un tampone nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, che andrà ripetuto al termine di 10 giorni di isolamento fiduciario”.

Il calo dell’attività turistica ha inciso per oltre un quarto sulla perdita complessiva del valore aggiunto registrato in Italia, soprattutto per ciò che riguarda i viaggi internazionali e l’attuale situazione pone i tour operator del nostro Paese in una situazione di svantaggio rispetto a quelli internazionali. Il Ministero ha istituito, in via sperimentale e con precisi protocolli di sicurezza, i corridoi turistici Covid-free per mete turistiche extra Ue come Aruba, Maldive, Mauritius e, limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam, Egitto. Ferma restando la necessità di continuare a monitorare l’evoluzione della pandemia nelle diverse realtà internazionali, chiediamo perciò al ministro di valutare quanto da noi richiesto per permettere a un settore fondamentale dell’economia italiana di ripartire” conclude.