Nubifragio in Salento ed è subito rischio idrogeologico…
Geologi nella Pubblica amministrazione per favorire la tutela del territorio
Ancora una volta il nostro territorio mostra le sue fragilità all’indomani di un violento nubifragio che ha interessato il Salento orientale nella giornata del 18 novembre. 100 mm di pioggia precipitate in circa 3 ore in un bacino idrografico di quasi 25 Kmq hanno travolto campagne, già sature per le precipitazioni avvenute nelle precedenti 72 ore, e purtroppo anche i centri abitati con strade diventate alvei naturali.
Il Salento, pur essendo privo di corsi d’acqua significativi, è sempre più interessato da alluvioni improvvise, provocate da eventi piovosi brevi ma di forte intensità. Riguardando la carta dei vincoli del Piano di assetto idrogeologico è evidente infatti che le aree interessate da quest’ultimo evento ricalcano perfettamente quelle perimetrate dall’Autorità di bacino come aree a pericolosità idraulica. E questo non è un caso bensì il chiaro segno che il problema non è solo la necessaria manutenzione dei canali ma anche il loro dimensionamento non calcolato con i giusti tempi di ritorno e questo anche in considerazione del continuo aumento degli eventi estremi causati dal cambiamento climatico in atto. Se poi a questo si aggiunge l’evidenza di campagne sempre più abbandonate a se stesse a causa dell’avanzata della Xylella fastidiosa ecco spiegato l’aumento del trasporto solido proprio in occasione di eventi estremi.
Per Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia (Org): “Diventa, quindi, necessario ed urgente pianificare interventi mirati per ridurre il rischio idraulico; occorre un’azione condivisa e sinergica tra Enti e professionisti per valutare i danni di oggi, studiarne le cause e cercare le soluzioni possibili. La categoria dei geologi ancora una volta ribadisce la necessità della corretta pianificazione territoriale e della definizione di interventi efficaci a partire da progettazioni qualificate e, soprattutto, la necessità di colmare una lacuna della nostra regione sprovvista dei professionisti geologi nelle strutture tecniche comunali, provinciale e regionali e questo ricordando, di contro, l’importante apporto che i geologi hanno fornito in convenzione con gli uffici di Protezione civile per il rilievo dei danni residui dopo l’alluvione di Ginosa, avvenuta nell’ottobre del 2013, e del Gargano, a settembre del 2014”.
Ancora una volta l’Org dichiara la disponibilità ad attivare i geologi abilitati nel settore della Protezione civile sollecitando il potenziamento degli uffici tecnici nella Pubblica amministrazione per contrastare il dissesto idrogeologico e favorire la tutela del territorio.