“Peccato che non se ne accorgano gli operatori e i pazienti di cotanta efficienza: lunghe liste di attesa, screening oncologici interrotti, assenza di assistenza domiciliare, ritardi e impossibilità nell’accesso alle prestazioni di riabilitazione e di assistenza protesica, servizi di pronto soccorso intasati, assistenza residenziale e nei centri diurni agli anziani non autosufficienti e ai disabili senza quota sanitaria. Francamente c’è il dubbio che vengano trasmessi al Ministero e all’AGENAS dati non veritieri o che chi verifica i dati commetta qualche errore. Al bando l’ironia c’è una certezza: in Puglia la Sanità, per dirla alla Vasco, è un bicchiere di efficienza in un mare di propaganda e di proclami.
“Sbagliato tenere un tavolo tecnico senza la partecipazione e la voce delle rappresentanze dei cittadini e dei diritti dei malati. Non comprendere il punto di vista dei fruitori del servizio sanitario nella verifica dell’assicurazione dei LEA non rende credibile la valutazione prodotta sulla Puglia.”