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NUCLEO DI VIGILANZA, VENTOLA (FDI): AGENTI SPROVVISTI DI UNIFORMI, ARMI E AUTO, MA SOPRATTUTTO POCHI. MARASCHIO E STEA COSA NE VOGLIONO FARE?

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“Quando a dicembre del 2015 eravamo scettici sull’approvazione della legge regionale n.37 – Istituzione della sezione regionale di Vigilanza della Regione Puglia – avevamo ragione ad esserlo.

Una legge fatta in fretta e furia, anche sull’onda emotività della Legge Delrio che avrebbe (il condizionale è d’obbligo) dovuto ricollocare agenti della polizia provinciale -, che oggi, a distanza di oltre sei anni, presenta tutta una serie di criticità.

“L’audizione di oggi, richiesta dal collega Cristian Casilli, è indubbiamente servita a far luce sulle mancanze – personale ancora dotato di armi o inutilizzato, proprio per questo, nelle funzioni di vigilanza, in alcuni casi personale al quale manca anche l’uniforme estiva o invernale, mancanza di auto di servizio – e a constatare la buona volontà del dirigente competente che sta girando la Puglia per rendersi capire come migliorare il servizio.

“Ma le mancanze pur importanti scontano un’altra problematicità che io ritengo ancora più grave: all’epoca l’obiettivo era aumentare le forze di vigilanza sul territorio, personale regionale che doveva affiancarsi a quello provinciale, ma di fatto tutto questo si doveva realizzare senza avere personale a sufficienza. Anzi, andando di fatto a impoverire sia la polizia provinciale sia il nucleo di vigilanza regionale. Neppure nel maxi concorso indetto dalla Regione Puglia sono previste assunzioni di profili professionali da adibire nel Nucleo. E quindi? Cosa riorganizziamo o dotiamo di uniformi, armi e autovetture…se a mancare sono proprio gli uomini? In Commissione abbiamo sentito dire che ne sono rimasti solo 50 su tutta la Puglia.

“Fa specie che il presidente Emiliano, magistrato in aspettativa, e la sua maggioranza approvano una legge che prevede un Nucleo di vigilanza regionale e poi non viene dotato né di uomini, né di strumenti per esercitare la funzione. Ecco perché ho chiesto che vengano uditi i due assessori competenti Maraschio e Stea, per comprendere qual è l’indirizzo politico in materia, perché se non si intende potenziarlo a cosa serve questo Nucleo?”


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