“Nel pomeriggio del 3 marzo del 1977 i sogni di 38 ragazzi appena maggiorenni di vivere un futuro al servizio della nazione come servitori dell’istituzione militare si infransero tragicamente contro le pendici del Monte Serra, appena pochi minuti dopo il decollo;
con queste giovani leve della marina Militare perirono tragicamente anche tutti gli altri occupanti dell’areo da trasporto dell’Aeronautica Militare – i 5 membri d’Equipaggio della stessa Forza Armata e l’Ufficiale accompagnatore della Marina – su cui questi giovani stavano vivendo una delle esperienze emozionanti dell’avventura intrapresa con l’agognato ingresso in Accademia Navale.” – queste le parole del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, nel commemorare i 45 anni trascorsi dall’incidente aereo che coinvolse un aereo da trasporto tattico C-130H Hercules dell’Aeronautica Militare decollato dall’aeroporto di Pisa per un’attività di ambientamento al volo a favore di un’aliquota di Allievi della prima classe dei Corsi Normali dell’Accademia Navale di Livorno. Nell’impatto accidentale sulle pendici del Monte Serra, nel Comune di Calci in provincia di Pisa, causato dalla scarsa visibilità a da condizioni di volo a bassa quota, perirono tutti i 44 occupanti dell’aeromobile.
“A testimoniare il forte senso di appartenenza e l’affetto che permeava questi giovani Allievi Ufficiali, nel settembre dello stesso anno – come da tradizione nella fase finale della campagna di navigazione sul veliero nave scuola Amerigo Vespucci – gli altri compagni di Corso non coinvolti nella tragedia comunicarono all’Accademia Navale il nome ed il motto scelti per il Corso: “Invicti, mai vinti e mai divisi”. Anche la Bandiera del Corso da loro ideata volle ricordare e omaggiare i giovani fratelli d’arme scomparsi sul Serra, richiamando in loro onore una serie di allegorie alla tragedia aerea e all’indissolubile legame che quel tragico evento non avrebbe comunque mai reciso. L’attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Cavo Dragone, era al tempo uno degli Allievi 1^ classe di quel Corso. È uno degli Invicti e sono certa che in questi anni della sua brillante carriera lui e i compagni di Corso abbiano conservato vivida nelle menti e nei cuori la memoria degli amici del Monte Serra; ricongiungendosi idealmente con loro, come ogni anno, in questo giorno di cordoglio. I ragazzi del Monte Serra ci ricordano con forza il dono prezioso e sacro che è la vita, esortando a fare buon uso del tempo che ci è concesso. In un istante, quel drammatico incidente ha privato loro e i loro affetti di tutte le gioie, passioni, esperienze personali e lavorative che le loro giovani vite avrebbero potuto riservare: chi li ha conosciuti ne porta con sé il loro ricordo e un velo di amarezza nel pensiero di non poter condividere le occasioni liete con i propri cari perduti.” Il Sottosegretario Pucciarelli ha concluso con l’auspicio che “il faro-sacrario eretto sul luogo dell’incidente possa continuare a mantenere vivo e perenne il ricordo di tutti i Caduti di questo tragico incidente.”