Fials: un’occasione per rivivere e condividere le emozioni vissute dai professionisti sanitari durante la prima ondata; momenti che non sempre sono stati elaborati in modo funzionale al loro benessere, lavorativo e non solo, per mancanza di adeguato supporto psicologico. Un modo sentito anche per dire loro: “grazie”.

Due anni sono passati e dopo due anni stiamo imparando a convivere con il virus, dopo due anni sappiamo come combatterlo e come affrontarlo. Ma dopo due anni sappiamo bene che l’emergenza sanitaria è ben lontana dal suo epilogo. “I nostri professionisti sanitari sono sempre stati in prima linea – dichiara Giuseppe Carbone, segretario nazionale Fials – hanno combattuto, inizialmente disarmati ma con senso del dovere e resilienza e non hanno mai indietreggiato davanti alle difficoltà terribili che il Covid-19 rivelava ogni giorno”. Oggi grazie ai vaccini possiamo difenderci dal virus ma la paura e il senso di impotenza che alcuni di noi hanno vissuto durante quelle primissime settimane di pandemia, sono nemici molto più difficili da sconfiggere.

E se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi due anni è che nessuno si salva da solo. “La Fials è una famiglia – prosegue Carbone – e proprio come una famiglia vogliamo essere accanto non solo ai nostri colleghi ma a tutti i cittadini per affrontare assieme le difficoltà che ancora permangono dopo due anni di pandemia. Ecco perché abbiamo deciso di organizzare la proiezione del film “Io Resto” qui a Brindisi, la nostra casa, e di renderla gratuita e aperta a tutti”. 

Io Resto è un film girato interamente all’interno di un ospedale italiano, gli Spedali Civili di Brescia, durante i primi mesi della pandemia. Un film che rappresenta una memoria collettiva e che collettivamente va rivisto perché il dolore di quei giorni possa acquistare un senso pieno nella nostra coscienza. Perché i sacrifici, la fatica ma anche la gentilezza e la resilienza non vadano perduti ma ricordati e custoditi in memoria di tutte le vittime.

“Il mondo intero ha reso omaggio ai nostri sanitari – conclude Carbone – i primi in occidente che hanno fronteggiato le insidie del covid, prima dei vaccini, prima dei protocolli condivisi”. La Lombardia è stata la prima regione rossa in Europa e non è passato troppo tempo prima che l’Italia intera dichiarasse l’emergenza sanitaria. Sappiamo tutti cosa è successo dopo:, i bollettini quotidiani della Protezione Civile, i camion che trasportavano bare a Bergamo, i volti dei sanitari segnati dai presidi di sicurezza, la corsa frenetica alle mascherine. 

IMa il nostro ricordo della pandemia non è fatto di numeri, ma di persone, uomini e donne, cittadini, medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, manager, pazienti. Io Resto dà voce a ognuno di loro e noi, come Fials, siamo stati e sempre saremo al loro fianco.

La proiezione si terrà venerdì 18 marzo alle ore 19 presso il Teatro Impero di Brindisi.