“La scheda di lettura del DL 50/2022 recante ‘Disposizioni in materia di energia e imprese’ redatta dal Servizio Studi e Bilancio di Camera e Senato, sancisce quello che noi abbiamo da subito affermato appena lo stesso decreto era stato pubblicato in Gazzetta ufficiale: ovvero che sono state sottratte impropriamente risorse al Sud per pagare l’incremento dei prezzi delle materie prime e per sostenere il caro energie”.
Così in una nota il copresidente del gruppo Ecr- FdI al Parlamento europeo, Raffaele FITTO.
“La scheda di lettura, infatti, a pag. 330 testualmente afferma:
“Circa l’utilizzo di tali risorse per finalitą di copertura finanziaria – ai sensi di quanto disposto dagli articoli 56 e 58
del decreto-legge in esame – si ricorda che il comma 6 della legge n. 147/2013 destina le risorse del Fondo esclusivamente al sostegno di interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, a finalitą di riequilibrio economico e sociale, secondo la chiave di riparto che ne assicura l’80 % alle aree del Mezzogiorno e il 20 % alle aree del Centro nord. Si evidenzia,
pertanto, che l’utilizzo delle risorse del FSC per la copertura finanziaria di parte degli oneri recati dal provvedimento in esame, farebbe venir meno il principio di destinazione territoriale delle risorse secondo la chiave di riparto (80/20) definita dal medesimo art. 1, comma 6, della legge n. 147/2013”.
“Gli uffici di Camera e Senato quindi sanciscono due aspetti importanti. Il primo č che con risorse destinate alle
infrastrutture si finanzia spesa corrente; il secondo aspetto č che tali risorse non rispettano il principio di destinazione territoriale stabilito dalla legge. In sostanza, – conclude FITTO – gli uffici studio smentiscono lo stesso governo e i toni trionfalistici di una nuova stagione per il Sud, che al momento sembra caratterizzarsi solo per l’ennesimo scippo di risorse, che avviene tra l’altro senza alcun rispetto delle normative europee e nazionali”.