Nella rassegna letteraria estiva della biblioteca sociale “Enzo Cosma” di Tuturano sarà ospitato, venerdì 29 luglio alle ore 19.30, il saggio breve “Il ruolo della donna nelle organizzazioni criminali. La rappresentazione nella fiction italiana” di Francesca Romana Intiglietta. 

Dopo il saluto iniziale della presidente della associazione fr/Azione Tuturano, Valentina Lillo, ed una introduzione, con cenni storici, sulla torre che ospita la biblioteca, da parte dell’esperto di storia locale, Federico Sanapo avrà luogo, nella piazzetta antistante la struttura, la prima presentazione in terra di Puglia del saggio sociologico, già presentato a Roma.
Gli scopi della rassegna letteraria della biblioteca sociale di Tuturano sono quelli di adesione al patto per la lettura del comune di Brindisi, in “Brindisi città che legge 2022” e di animazione culturale di quartiere. 
 
A dialogare con Francesca Romana Intiglietta la dottoressa Monica Cucinelli, Gestalt Counselor Professionista, Perfezionamento in MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi, Educatore Professionale.
 
Francesca Romana Intiglietta, classe 1977, e’ nata a Brindisi, dove vive e viaggia spesso verso Roma.
Laureata in sociologia del crimine e della devianza presso Unisalento di Lecce ha una formazione professionale nell’ambito del commercio, del turismo e della editoria. Si occupa di promozione della lettura, come coordinatrice da sette anni del gruppo lettura Insieme per leggere della città di Brindisi. Ha creato e coordinato la caffetteria letteraria in palazzo Granafei Nervegna ed è impegnata ad oggi nella creazione e nel coordinamento di attività letterarie e culturali. 
È volontaria in ambito culturale nel Touring Club Italiano di Brindisi e in ambito religioso nel coro di San Pelino presso il Duomo di città.
Dalle parole dell’autrice, la sinossi del libro:
 
IL 𝑹𝑼𝑶𝑳𝑶 𝑫𝑬𝑳𝑳𝑨 𝑫𝑶𝑵𝑵𝑨 𝑵𝑬𝑳𝑳𝑬 𝑶𝑹𝑮𝑨𝑵𝑰𝒁𝒁𝑨𝒁𝑰𝑶𝑵𝑰 𝑪𝑹𝑰𝑴𝑰𝑵𝑨𝑳𝑰
La rappresentazione nella fiction italiana 
 
Il ruolo della donna nella società è mutato nel tempo. Parallelamente a quello delle donne protagoniste delle fiction italiane. Non più etichettate con la dicitura di “imbecillitas”, in qualità di esseri minori rispetto al genere maschile, sono diventate le protagoniste del cambiamento del proprio ruolo sociale. Ben evidente la consapevolezza come donna, madre e capomafia in assenza del marito, di Donna Imma Savastano in “Gomorra – la serie”. La realtà “così com’è” raccontata nel libro di Roberto Saviano è intrecciata con la storia di vita di Imma nel copione dell’omonima fiction. Descriviamo qui un’analisi del fenomeno sociologico delle organizzazioni mafiose nel corso del tempo. «In “Gomorra – La serie”, quindi, siamo davanti ad una novità che nelle accezioni negative di comportamenti mafiosi al femminile, col rischio di emulazione, ha la consapevolezza di aver scalato il gradino superiore che si attendeva: una donna poliedrica e con evidenti capacità che possono agevolmente, se messe in risalto, sostituire l’uomo nelle sue mansioni ordinarie.
Durante la chiacchierata all’aperto sarà possibile avvalersi del servizio ai tavoli del bar Chopin. 
 
Appuntamento dunque, per il 29 Luglio alle ore 19.30, in piazza Regina Margherita a Tuturano (Brindisi).