La vicenda dei lavoratori della Società in house della Asl di Brindisi Sanità Service, impegnati negli hub vaccinali, a cui non viene rinnovato il contratto. Un altro “ colpo al cuore” alla dignità del lavoro, all’ “ eterno precariato”.
Un’ altra brutta vicenda, un altro “ colpo al cuore” della dignità del lavoro, nella città di Brindisi e nel territorio.
Una vicenda il cui esito ( almeno, ce lo auguriamo, per il momento) è stato già previsto, perché, è inutile girarci intorno, ora più che mai è necessario in primo luogo prevenire situazioni che poi diventano veramente drammatiche, sino a rovinare vite, speranze, futuro, famiglie .
Quella dei lavoratori della Società in House della Asl brindisina Sanità Service, impegnati negli hub vaccinali, a cui non è stato prorogato il contratto, che in queste ore continuano a lottare, a gridare civilmente la propria rabbia e delusione sotto l’ ex Ospedale Di Summa .
Già, lavoratori e lavoratrici, padri di famiglia, cinquantenni e oltre, che speravano, sperano ancora, in una stabilità lavorativa, a cui, da un giorno all’ altro, viene detto di “ non contare su un rinnovo, su una concreta continuità lavorativa “.
Un “film “ già visto, a cui, purtroppo, siamo da tempo abituati, ma,una volta per tutte, bisogna porre argini, per evitare conseguenze disastrose.
Sulla vicenda ( che vede diversi responsabili…..), riceviamo e pubblichiamo una nota a firma delle sigle sindacali della Funzione pubblica Cgil, Cisl, Fials e Uil in riferimento alla protesta dei precari della Sanitaservice della Asl di Brindisi con contratto a tempo determinato in scadenza il 30 settembre 2022.
“Questa mattina (venerdì 30 settembre 2022) dinanzi la sede dell’ex ospedale “Di Summa” di Brindisi da parte di 64 lavoratori e lavoratrici di Sanitaservice (46 ausiliari e 18 amministrativi), il cui contratto scadeva oggi, venerdì 30 settembre non hanno ricevuto rinnovo. Si tratta di lavoratori che hanno prestato servizio durante tutto il periodo della pandemia con mansioni di ausiliariato e amministrativo degli hub vaccinali e che, così come da accordi con il direttore generale dell’Asl di Brindisi Flavio Roseto, avrebbero dovuto ricevere la proroga dei contratti da parte della Regione Puglia.
Proroga di un mese – era stato assicurato – al fine di avere il tempo di convocare un tavolo tecnico per capire quali fossero le carenze di personale. Invece, non solo la proroga non è arrivata ma il diniego rispetto al prolungamento dei contratti è stata giustificata con una motivazione a dir poco banale se non paradossale: non avendo ‘colposamente’ ancora provveduto alla nomina dell’amministratore unico di Sanitaservive, l’amministratore pro tempore non sarebbe in grado di firmare le proroghe. Eppure, Sanitaservice è una società in house totalmente partecipata dalla Asl e, pertanto, il problema sarebbe facilmente risolvibile.
Lunedì ricomincerà la campagna vaccinale per la quarta dose. Con quale personale a Brindisi? Visto che le risorse umane formate nelle hub vengono mandate a casa ed insieme a loro 64 famiglie e i loro bambini senza retribuzione per vivere? I lavoratori resteranno anche la notte in presidio finché non arriveranno risposte “.
Non ci sarebbe altro da aggiungere, la vicenda praticamente “ parla da sola”, per gli aspetti drammatici, inaccettabili, anche paradossali. Una vicenda che ora passerà attraverso, neo prossimi giorni, riunioni, tavoli tecnici, la Task Force Regionale sull’ occupazione che, quasi sempre ( lo diciamo senza polemica) , si sostituisce ad una politica inconcludente, capace solo di fare comunicati stampa .
Chi scrive, non “ abbasserà la guardia “, per dare un “ umile ma concreto contributo” ad evitare che questa vicenda si unisca ad altre ( legate anche ad altri enti e Partecipate), a vite e speranze già rovinate ( ma con ancora grande dignità e voglia di lottare ).
La politica regionale, locale, ma anche nazionale, battino un colpo……