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Rosa D’Amato: Compattare progressisti ed ecologisti. Se non ora… quando?

Analisi e proposta dopo il voto del 25 settembre …

Una sconfitta politica, al netto dei meccanismi perversi di una legge elettorale pessima, che per l’arco progressista deve trasformarsi in un’opportunità decisiva.
“Se non ora quando?” è la domanda retorica che in questi casi riassume sensazioni controverse.
La mia sensazione non è di sconforto.
Al contrario, avverto la necessità di reagire sul piano politico. E di ripartire da valori e obiettivi condivisi.
Reagire, dunque, dopo la vittoria della Destra, forti di presupposti culturali saldi e da rimettere in campo con estrema convinzione.
Se non ora, quando?

Quella della vasta area progressista – definiamola così seppur superficialmente – è la sconfitta più netta della storia repubblicana. Ogni partito e movimento faccia pure, adesso, le proprie legittime valutazioni interne.
Ma faccia presto perché l’Italia (ovvero poco più della metà degli italiani, vista l’affluenza) si è espressa nettamente e alla vigilia dei mesi durissimi che ci attendono sul piano economico e sociale.
Saranno settimane roventi nel corso delle quali chi dovrà svolgere il ruolo di oppositore sarà chiamato a darsi una svegliata sul piano pratico, politico, culturale e valoriale.
Proprio così, c’è un fronte progressista ed ecologista da realizzare e fortificare giorno dopo giorno.

Saranno settimane di mobilitazione e lotta a tutela delle fasce deboli, delle professioni in difficoltà, delle aziende messe a dura prova dalle bollette energetiche e ovviamente di tutti i lavoratori e delle famiglie che rischiano di pagare il conto più alto e drammatico.
Ci saranno barricate politiche da alzare a tutela del Diritti Civili, dei principi fondamentali di integrazione e uguaglianza.
Ci saranno barricate politiche da alzare per controbattere alle accelerazioni liberiste e industrialiste che si annunciano a scapito delle
istanze ecologiste sulle quali noi Greens – in Europa e in Italia, finalmente con un gruppo di interlocutori ‘Verdi’ di nuovo nel Parlamento nazionale – non molleremo mai di un centimetro!

Ci saranno barricate politiche da alzare ma contestualmente dovremo tutti lavorare per costruire proposte condivise, ecologiste, progressiste e moderne per non concedere alla Destra campo libero su tutti i fronti. È tempo di una concreta riflessione che agevoli la lettura della società per essere all’altezza di tutte le istanze.
Non sarà più il tempo dei calcoletti di convenienza o, peggio, di sopravvivenza.
Non sarà più il tempo delle mezze frasi, delle sfumature, dei distinguo e del non detto.

Idee chiare e forti, idee di sviluppo sostenibile e di tutela delle persone.
Idee in continuità con battaglie sociali e civili già vinte e adesso da difendere!

Il sistema elettorale era chiaro a tutti…
ma tutti hanno preferito correre per sopravvivere, coscienti della crescente sconfitta alle porte.

Tutti, da chi oggi torna mestamente a casa e chi rientra in Parlamento ridimensionato. Una vittoria annunciata, quella della Destra che trova sponda al centro…

L’agenda #Draghi fortunatamente sarà accantonata.
È forse l’unica notizia positiva del lunedì nero post elettorale.

Speriamo non troppo… nero.

In Europa, in Italia, nel Sud, in Puglia, a Taranto… è tempo di incrociare i dati, capire gli errori, riavvicinarsi al Paese reale e dar vita ad un discorso politico – ripeto – che possa aderire alle istanze dei cittadini, indirizzando verso le scelte più giuste a tutela delle persone e del territorio in cui vivono.

La Destra governerà l’Italia, costruiamo un’opposizione forte e seria che possa candidarsi a credibile e robusta alternativa Politica.

Se non ora, quando ?

Rosa D’Amato
Parlamentare europea Green/Efa

 
 
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