BRINDISI.No al Carbone:Grazie al nulla di Ferrarese e Amati
E’ da tempo che abbiamo smesso di fare comunicati stampa, ma le ultime dichiarazioni di Ferrarese e Amati meritano un chiarimento visto che sono lesive della nostra storia ed immagine.
Il primo accusa il movimento No Al Carbone, a parer suo gestito in esclusiva da Riccardo Rossi, di aver fatto perdere 7 milioni di euro l’anno alla comunità brindisina per non aver appoggiato la sua proposta di convenzione con Enel. Il senso degli affari di Ferrarese avrebbe legittimato il carbone per altri decenni a fronte di un opinabile risarcimento economico e non delle vite umane perse. Fortunatamente senza la firma delle convenzioni si è sviluppata la logica della decarbonizzazione delle produzioni energetiche lasciando così a secco gli affaristi della lobby del carbone (quelli delle tangenti per ottenere gli appalti all’interno della centrale). Il Movimento NaC nel frattempo cercava di salvaguardare le vite umane e il futuro climatico del Pianeta ottenendo uno studio epidemiologico (grazie alla magistratura e non agli enti pubblici preposti) e attraverso campagne di sensibilizzazione contro l’uso delle fonti fossili (carbone E gas). I segnali drammatici che il clima già stava dando venivano completamente ignorati da Ferrarese e da tutta la classe politica collegata (al Comune c’era la giunta Consales, sempre del PD) in nome del dio denaro. Insomma l’ennesima trovata pubblicitaria di Ferrarese che usava il bene comune per tornaconto personale, sia pur d’immagine. Ricordiamo che è stato presidente della Provincia per pochi mesi e che alle prime difficoltà ha rinunciato all’incarico. Anche nel basket è stato smentito dal fatto che si potesse fare serie A anche senza avere l’Enel come sponsor principale. Insomma, sempre sbugiardato dal tempo.
Amati, vero e proprio “Yes man” dei poteri forti, è diventato primo rappresentante del Partito del Carbone, che ha portato morte e malafaffare nei decenni scorsi e che lui non vede l’ora di poter riportare in auge col Gas. Infatti, dopo aver partecipato anche lui alle battaglie contro il rigassificatore sottobraccio a Vendola, oggi viene a spiegarci quanto sarebbe stato importante accettare il rigassificatore. Nello stesso momento in cui Amati partoriva queste “perle di saggezza”, il direttore di Enel Ciorra affermava “Noi vogliamo essere indipendenti dal gas, non solo dal gas russo. Il nostro obbiettivo è decarbonizzare le aziende […] senza nessuna dipendenza geopolitica, senza dipendere da materie rare o materiali preziosi […] oggetto di guerra per il loro accaparramento”. Gli fa eco il direttore di Enel Green Power, Bernabei, il quale afferma che “se introduciamo più rinnovabili nel sistema il costo di generazione totale si abbassa, se avessimo già realizzato gli obiettivi del piano dell’energia e clima 2030, cioè con una generazione del 70% da rinnovabili, noi avremmo già ridotto del 30% il costo di tutto il sistema e rispetto ai livelli pre-crisi.” Conclude con “Nella ricetta di un sistema energetico più sostenibile e meno costoso ci sono rinnovabili, accumuli e reti” (Fonte Ansa 4 novembre 2022).
Insomma se Ferrarese ha deciso di fare un’apparizione per ricordarci quanto sia stato inutile il suo passaggio politico e sportivo su questa terra, Amati riesce a fare meglio proclamando come “occasione” persa ciò che i diretti interessati considerano “tempo” perso. Ora non possiamo obbligare nessuno a non pensare certe fesserie, ma chiediamo di evitare di esternarle pubblicamente e di continuare a tenerle racchiuse nei circoli borghesi e aristocratici di Francavilla e Fasano.