Europarc ha celebrato presso la sede del Parlamento europeo la riassegnazione a Torre Guaceto della Carta Europea per il Turismo Sostenibile, riconoscendole il mantenimento degli alti standard di tutela dell’ecosistema e di promozione della fruizione. Menzione speciale per il progetto “Porta della riserva”. 

Si è tenuta negli ultimi giorni, la tanto attesa cerimonia con la quale la federazione Europarc ha consegnato all’area protetta di Torre Guaceto il primo rinnovo la certificazione CETS ottenuta nel 2016. 
Un giorno importante per il Consorzio di Gestione della riserva che, al fianco di enti Parco di tutta Europa, ha ottenuto la riconferma dell’alta qualità della propria governance in tema di tutela ambientale, gestione e promozione dei flussi turistici e di sostegno della comunità locale. 
Non solo, la federazione europea ha voluto fare un inciso attribuendo un valore particolarmente elevato al progetto “Porta della riserva” riconoscendo al Consorzio la capacità di aver ideato un sistema attraverso il quale contingentare gli accessi all’area protetta, mettendola al riparo dal turismo di massa, autofinanziare gli interventi di tutela, visto il reimpiego totale degli utili sul territorio del Parco, e di promozione del turismo sostenibile, mediante i servizi che, a partire dall’estate 2023, saranno offerti presso l’area parcheggio di Torre Guaceto. 
“E’ stato un momento molto emozionante – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta, che ha ritirato l’onorificenza nella sede del Parlamento europeo -, che di fatto ha sancito il valore del lavoro portato avanti dall’ente che rappresento. Ora faremo in modo che tutto il nostro territorio goda ulteriormente e in modo tangibile delle ricadute positive derivanti dalla riassegnazione della CETS”. 
Ad una manciata di ore dalla conclusione della cerimonia a Bruxelles, il Consorzio ha tenuto la terza sessione di formazione gratuita rivolta agli operatori turistici del proprio forum, questa volta dedicata al tema del “turismo green: come soddisfare le esigenze dei visitatori sempre più attenti all’ambiente” e dato il via al percorso che permetterà agli imprenditori della ricettività e della ristorazione e alle guide di ottenere il proprio marchio di qualità. 
Grazie all’attivazione della CETS fase due da parte del Consorzio, gli operatori del territorio di pertinenza di Torre Guaceto (Brindisi, Carovigno, San Vito dei Normanni) potranno conquistare la propria certificazione e godere di una forte attività di promozione e formazione messa a disposizione dalla riserva. 
L’obbiettivo che l’ente si è prefissato è quello di consegnare la CETS agli operatori virtuosi entro il mese di maggio, in modo tale che possano affrontare la stagione estiva 2023 con una marcia in più. Per raggiungerlo, il Consorzio ha già dato il via al cammino di affiancamento tecnico alla redazione della documentazione che poi l’ente presenterà all’Organo certificatore, Federparchi, entro fine febbraio. Un traguardo che piace ai membri storici e nuovi del forum CETS di Torre Guaceto composto da operatori turistici, associazioni ed enti del territorio che, riunitisi in presenza, alla vigilia dell’esperienza belga, hanno approvato all’unanimità il sistema di adesione alla Carta e i disciplinari per la certificazione elaborati dal Consorzio. 
“Ora non rimane che continuare a lavorare sodo affinché questo territorio diventi sempre più eco-sostenibile e attrattivo – ha chiuso Malatesta -, sono certo che l’obbiettivo dell’ottenimento del marchio sia un ottimo stimolo per tutti. E stiamo valutando la possibilità di ampliare la nostra rete territoriale di pertinenza, per essere sempre più inclusivi e d’aiuto all’ambiente e alle comunità”.