“Ritengo importante che in Consiglio si apra una discussione sulla conciliazione vita – lavoro per le consigliere e dipendenti regionali che vogliano diventare madri.

L’emendamento che avevo presentato e che ho ritirato, serviva a questo: iniziare un percorso per diventare, in qualità di amministrazione, un esempio autorevole di garanzia dei diritti per le donne che vogliono lavorare. Dopo aver approvato l’articolo che prevede la possibilità per le consigliere di usufruire del congedo di maternità, anche per i genitori adottivi e affidatari, credo sia importante pensare a maggiori tutele. Nelle more della realizzazione del nido già previsto in via Gentile, per cui però passeranno anni, serve pensare a spazi appositi per i più piccoli qui nel palazzo del Consiglio regionale, ovviamente nel rispetto degli standard di sicurezza, in cui lavori personale appositamente formato. Le esigenze di madri e padri devono diventare ancora più centrali, e di sicuro più importanti rispetto a quelle a cui si è pensato finora, ad esempio quelle di pochi di avere un autista. Va fatto ora che abbiamo una presidente del consiglio regionale donna, da sempre sensibile a questi temi. Il tutto anche con la speranza che siano sempre più le elette in questa assise”. Così la consigliera del M5S Antonella Laricchia intervenuta nel corso del dibattito sul Bilancio di previsione 2023