È stato un confronto ricco di spunti di riflessione quello che si è tenuto IL 2 febbraio, nel salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi nell’ambito della tavola rotonda “Modelli organizzativi nei luoghi di privazione della libertà – gli aspetti sociali della giustizia”.
Ha aperto i lavori la dott.ssa Valentina Farina, Garante delle Persone Limitate della libertà personale della Provincia di Brindisi, che ha presieduto il convegno. A seguire i saluti del Presidente della Provincia Antonio Matarrelli e del Prefetto di Brindisi Michela Savina Lo Iacona.
Il Presidente Matarrelli ha sottolineato quanto le condizioni di vita dei detenuti rappresentino un tema importante su cui riflettere. “La Provincia di Brindisi svolge una funzione attiva su questo tema – ha affermato – grazie al lavoro della dirigente AREA 1 dott.ssa Fernanda Prete, della consigliera con delega alle Politiche Sociali dott.ssa Antonia Baccaro, del coordinatore istituzionale della Cabina di Regia Ambiti Territoriali Sociali dott. Antonio Calabrese e della garante dott.ssa Farina. Ora – ha continuato – bisogna andare oltre perché è necessario tener conto anche dei familiari: quando un detenuto vive una condizione di disagio fisico e psicologico, ne risente la vita dell’intero nucleo familiare. Abbiamo quindi il dovere di muoverci su un terreno consentito dalle norme, a partire dalla riforma CARTABIA che prevede l’istituzione di centri territoriali che possano occuparsi in maniera costante di questo tema”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto in collegamento da Roma il Viceministro alla Giustizia Sen. Avv. Francesco Paolo Sisto. “Espiazione della pena vuol dire anche socialità e il Ministero lavora in questa direzione cercando di accompagnare i percorsi di reinserimento sociale – ha affermato. Il Ministero della Giustizia non è più una fortezza inarrivabile; oggi è in mezzo agli operatori che lavorano ogni giorno per garantire la dignità della persona. Scende in campo nel tentativo di limare le distanze e avvicinare così le decisioni romane e alle micro realtà locali”.
Dopo i vari interventi delle personalità presenti alla tavola rotonda, tra cui la dirigente Area 1 della Provincia di Brindisi dott.ssa Fernanda Prete e il Cav. Dott. Gianluca Budano, coordinatore tecnico della cabina di regia degli Ambiti Territoriali Sociali, le conclusioni sono state affidate al Garante delle Persone Limitate della libertà personale della Regione Puglia, avv. Piero Rossi che ha posto il focus sul costante sovraffollamento delle carceri pugliesi. “A fronte di un sovraffollamento del 150%, – ha affermato – c’è una grave carenza di personale. Questo non determina solo problemi sulla custodia, ma è incidente anche sul trattamento dei detenuti: tante attività non si possono svolgere in maniera adeguata. E’ necessario quindi che il sistema penitenziario torni ad essere al centro della politica”.
Un approfondimento, dunque, che permette di elaborare strategie che rendano le condizioni dei detenuti e delle loro famiglie più adeguate e in linea con il dettame costituzionale di rieducazione e non di pena afflittiva.