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I tre libri di Paolo Borgognone.Intervista a cura della giornalista Ilaria Solazzo.

Ilaria – Il tuo primo libro è stato emozionante per te. Raccontaci…
Paolo – Sono da sempre un appassionato di musica, di rock in particolare, e l’editore Diarkos mi ha dato la possibilità di scrivere la biografia di uno dei miei artisti preferiti, Freddie Mercury. Inutile dire che ho preso al volo l’opportunità per studiare meglio e raccontare la vita di un grandissimo cantante e performer…

Ilaria – Poi è arrivato il secondo libro, dedicato a un altro big della musica….
Paolo – Dopo Mercury, mi è stato proposto Elvis Presley. Anche in questo caso un gigante. Chiaro che ho accettato volentieri e mi sono tuffato in questa nuova avventura, studiando molto per cogliere gli aspetti anche meno noti della personalità del “re”. E’ stato un lavoro complicato ma di enorme soddisfazione. La più grande sono stati i complimenti di fan storici di Presley che hanno apprezzato la precisione delle informazioni e il rispetto dimostrato nei confronti del loro idolo.

Ilaria – E dopo s”non molto tempo, della serie “Non c’è due senza tre” è arrivato anche il terzo progetto editoriale targato Diarkos. Giusto?
Paolo – Si, questa volta la proposta è partita da me. Volevo conoscere meglio la vita e l’attività di un personaggio che non c’entra niente con la musica ma che ha influito enormemente sulla storia del Novecento, il Reverendo Martin LUther KIng JR. Anche in questo caso l’approfondimento è stato laborioso ma di grande soddisfazione perché mi ha consentito di imparare molto su un periodo storico chiave del secolo passato.

Ilaria – Tre argomenti differenti, tre personaggi famosi in tutto il mondo. Cosa ti hanno insegnato?
Paolo – Da Freddie direi arrivi una lezione sulla importanza della determinazione, se si vuole arrivare. Nonostante le difficoltà e’ riuscito a imporsi in tutto il mondo. Per quanto riguarda Elvis direi la modestia. Nonostante una popolarità inimmaginabile, è rimasto un ragazzo semplice, attaccatissimo alla mamma – finché è stata in vita – e alle proprie origini. Da King ho avuto conferma della fondamentale importanza della capacità di credere alle proprie idee fini in fondo, sfidando tutto e tutti in nome di valori fondamentali come la giustizia, l’uguaglianza, la difesa dei diritti di chi ha meno…

Ilaria – Se tu avessi avuto l’occasione di incontrare uno dei tre, per chi avresti optato? Perché?
Paolo – Martin Luther King probabilmente. Questo perché – senza nulla togliere agli altri due – la sua importanza come personaggio storico è talmente grande che credo sarebbe stato in grado di trasmettere enormi insegnamenti.

Ilaria – La tua prossima pubblicazione chi vedrà come protagonista?
Paolo – Non dovrei parlarne per motivi di segretezza: ma possiamo dire che torneremo a occuparci di musica. E in particolare di un gruppo inglese di Liverpool che ha cambiato parecchio la storia.

Ilaria – Che ne pensi, in generale, della situazione dell’editoria in Italia???
Paolo – Sappiamo che, purtroppo, in questo Paese si legge poco. Ma realizzando libri come questi, dedicati a un pubblico più vasto, speriamo di riuscire a coinvolgere anche i più giovani. Attraverso loro passa la speranza di invertire la tendenza… ci proviamo almeno!

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