La decisione del Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce di dichiararsi incompetente rispetto al ricorso presentato dal Comune di Brindisi in merito alla realizzazione di un terminal gasiero Edison nel porto di Brindisi ripropone l’intera vicenda all’attenzione generale.

Così come stabilito dal Tar salentino, l’ente locale brindisino avrà trenta giorni di tempo per “riassumere” il ricorso presso il Tar competente e cioè quello del Lazio. Un lasso di tempo che il Sindaco Marchionna dovrebbe utilizzare, a nostro parere, per coinvolgere nella decisione tutte le forze politiche – di maggioranza e opposizione – soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di una scelta di fondamentale rilevanza.
 
Il tutto, anche in considerazione del fatto che nel frattempo la locale sezione di Confindustria ha invitato le aziende interessate a partecipare alla presentazione del Piano di committenza riguardante proprio il Terminale proposto da Edison.
 
Insomma, nel mentre il Comune deve decidere se opporsi ancora alla realizzazione dell’infrastruttura, la stessa Edison parla già di Piano di committenza, come se la realizzazione dell’opera fosse dietro l’angolo.
 
E invece spetta proprio al primo cittadino riappropriarsi di un ruolo di rappresentanza dei brindisini che invece pare essere sfuggito dalle mani di chi ha governato negli ultimi anni a Palazzo di Città.
 
Edison probabilmente avrebbe dovuto privilegiare un confronto con la nuova Amministrazione ancor prima di annunciare la distribuzione di appalti e soprattutto ancor prima di aver chiarito se esiste già un general contractor e quindi se al territorio resteranno da distribuire solo dei sub-appalti.
 
Se svolta c’è stata o ci deve essere, insomma, Marchionna dimostri di essere in grado di attuarla attraverso la regia di nuovi investimenti e il pieno coinvolgimento di tutti coloro che – a vario titolo – rivestono un ruolo nella gestione politico-amministrativa della città.
 
Lino Luperti – Movimento Regione Salento