È evidente che il tentativo di “chiudere la questione” con un semplice incontro chiaficatore tra azienda e sindaco non può e non deve bastare. Edison ha provato ad aggirare l’ostacolo della volontá dei cittadini di Brindisi presentando un progetto diverso e più impattante rispetto a quello iniziale. Adesso è inevitabile che l’iter autorizzativo debba ripartire da zero ed il consiglio comunale debba esprimere il proprio parere dopo una fase di confronto con tutta la cittá. E se non ci saranno le condizioni si pronunci un “no” agli abusi e non certo allo sviluppo pulito e compatibile del territorio. Brindisi colga questa occasione, insomma, determinata da un tentato scippo delle sue prerogative, per ritrovare orgoglio e capacità decisionale. Senza atteggiamenti equivoci e buoni per tutte le stagioni. Lino Luperti