È doveroso riflettere sull’assenza di supporto e di sostegno da parte sia dell’amministrazione comunale, con il Suo massimo esponente, sia di qualsivoglia politico da Sinistra e Destra, Consigliere comunale, regionale o deputato della repubblica, che avrebbe potuto impiegare pochi minuti del suo tempo, per prendere a cuore e dimostrare empatia e appoggio verso la situazione dei lavoratori della Carbonmade srl di Mesagne, in sciopero ormai da 8 giorni, per rivendicare i loro diritti, a causa dei soprusi da parte di alcuni imprenditori che decidono di delocalizzare nel nostro territorio con l’idea di attuare una  vera e propria macelleria sociale.

Il silenzio nei confronti di questa situazione, la mancanza di ascolto rispetto alle rivendicazioni e alle istanze di questi lavoratori è surreale, ma soprattutto deludente; il tutto mentre l’Industria del Territorio viene usurpata da pseudo-imprenditori, a cui è sconosciuta la dinamica del Confronto, della Discussione, e a cui probabilmente sono sconosciuti anche i Diritti previsti dal CCNL e dalle Leggi.

Comunque, fortunatamente, i giovani lavoratori del nostro territorio non mollano e continuano determinati a difendere la propria dignità, scioperando per l’ottavo giorno consecutivo, in balia di altri lavoratori che quotidianamente attaccano la loro insindacabile decisione di non scioperare, solo perché non hanno né l’orgoglio né la capacità di rivendicare un lavoro dignitoso e corretto.

Intanto nella mattinata di giovedì 7 settembre i lavoratori sposteremo la loro protesta con un sit-in davanti alla Prefettura di Brindisi per cercare di essere ascoltati dalla massima espressione territoriale del Governo.

 

Segretario Generale

Claudio Capodieci