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BRINDISI.la AdSPMAM smentisce le notizie circa il possibile interesse della azienda ACT Blade nei confronti del Capannone ex Montecatini

Porto di Brindisi: nessuna richiesta, né formale né informale. L’AdSPMAM smentisce le notizie sul possibile interesse di ACT Blade ad utilizzare l’ex capannone Montecatini, di Sant’Apollinare. “Tanto rumore per nulla”.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) smentisce le notizie stampa apparse nei giorni scorsi circa il possibile interesse della azienda ACT Blade, startup per lo sviluppo di un nuovo tipo di pale eoliche innovative in tessuto, nei confronti del Capannone ex Montecatini, monumento di archeologia industriale vincolato dalla Soprintendenza- ricadente nell’area di Sant’Apollinare- per usare la struttura come luogo dove realizzare i propri prototipi. 

L’Ente non ha mai ricevuto dall’Azienda, né formalmente né informalmente, alcuna richiesta di utilizzo della struttura. 

L’estate scorsa, ACT Blade aveva presentato all’AdSPMAM istanza di autorizzazione unica ZES e concessione demaniale delle aree di Sant’Apollinare, nel porto di Brindisi, come location dove realizzare i propri prototipi di pale eoliche.

L’iter amministrativo aveva dato esito positivo, sebbene l’atto non sia stato, al momento, ancora adottato, in quanto l’Ente è in attesa che la ditta perfezioni la documentazione necessaria. 

Né nell’istanza, né quanto meno nelle fasi successive, alcun riferimento è stato fatto dall’azienda rispetto al possibile utilizzo del Capannone ex Montecatini, sia pur provvisoriamente, per la produzione delle pale eoliche. 

Tanto rumore per nulla– commenta  il segretario generale dell’AdSPMAM, Tito Vespasiani. Nessuna istanza è stata avanzata dalla ditta, neppure informalmente; né quanto meno l’Ente ha mai ritenuto utilizzabile per altre finalità la storica struttura. Il bene è vincolato dalla Soprintedenza e presto sarà gestito dall’Amministrazione comunale di Brindisi per la realizzazione di iniziative culturali e sociali. Vogliamo tranquillizzare la cittadinanza sul fatto che, oltre a lavorare instancabilmente per gestire l’aspetto operativo del porto, –conclude il Segretario generale– l’Ente è particolarmente attivo anche nella tutela degli interessi ambientali, economici e storico-architettonici della città portuale, per garantire un futuro sostenibile e prospero alla comunità e all’ambiente circostante”. 

La struttura, ricadente in area demaniale marittima, a seguito di un Protocollo d’intesa, sarà stata posta dall’Authority nella disponibilità del Comune di Brindisi che realizzerà un contenitore culturale, al servizio della città. 

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