Significativa vittoria legale della Fials – Segreteria provinciale di Brindisi – contro l’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi che conferma la condotta antisindacale adottato dall’Asl. La sentenza, emessa dal Giudice Emanuela Foggetti, ha ribadito che l’ASL ha violato i diritti sia dei singoli lavoratori sia del sindacato. La Fials aveva presentato un ricorso ex art. 28 l. n. 300/70, denunciando il mancato rispetto di un accordo sindacale stabilito in una riunione datata 8 agosto 2019. L’accordo riguardava l’applicazione di disposizioni contrattuali inerenti ai tempi di vestizione/svestizione dei dipendenti dell’ASL. Il Giudice ha sottolineato che la condotta dell’ASL di Brindisi era chiaramente antisindacale, minando sia i diritti individuali dei lavoratori che l’autorità del sindacato nel rappresentare i propri membri. La sentenza ha riaffermato il principio fondamentale dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori che protegge la libertà e l’attività sindacale, nonché il diritto di sciopero, e ha stabilito che qualsiasi azione volta a limitare questi diritti deve essere considerata antisindacale. Di conseguenza, il Giudice ha accolto il ricorso presentato dalla Fials – Segreteria provinciale di Brindisi – ordinando all’ASL di Brindisi di porre fine al comportamento illegittimo e di eliminare gli effetti dannosi conseguenti. Inoltre, l’ASL è stata condannata al pagamento delle spese legali, fissate in € 1.500,00, oltre agli accessori. Una vittoria che rappresenta un importante successo per la Fials e che rafforza la tutela dei diritti sindacali.
“Questa vittoria – afferma Giuseppe Carbone, Segretario Generale della Fials – è un chiaro segnale che la violazione dei diritti sindacali non sarà tollerata. La Fials continuerà a difendere i diritti dei lavoratori con fermezza e determinazione. Siamo grati al tribunale per aver riconosciuto la validità della nostra causa e per aver confermato l’importanza della libertà sindacale nel tessuto sociale di Brindisi. Questo successo rafforza il nostro impegno a tutelare i lavoratori e a garantire un ambiente di lavoro giusto e rispettoso dei diritti di tutti.”