Al peggio non c’è mai fondo, in una lettera inviata dal Ministero dell’Ambiente all’Autorità Portuale di Brindisi il deposito GNL diventa un rigassificatore .
Il Comitato Liberi Cittadini porterà la sua protesta nei prossimi giorni davanti la Autorità Portuale , la Regione Puglia , la Rai a Bari che non spende mai una parola sulle proteste dei cittadini brindisini, chiederà il sostegno al Comune e Provincia di Brindisi nel bloccare questi disastrosi programmi.
Alle numerose preoccupazioni espresse dal “Comitato Liberi Cittadini No al deposito GNL della Edison” unitamente ad un gruppo di consiglieri comunali , di professionisti legati alla vita del porto e non , di rappresentanti di associazioni, nella conferenza stampa organizzata nella mattinata di Venerdì 17 Novembre riguardo le diverse situazioni del deposito ,dello scoppio al petrolchimico , dell’incendio del parco carbone a Cerano, si aggiunge altro di cui avevamo avuto sentore fin dall’inizio di questa storia.
La lettera inviata in questi giorni dal “Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica” all’Autorità di sistema Portuale del Mare Adriatico e per conoscenza a Ministeri interessati , diversi settori della Regione Puglia ,Ferrovie dello stato, Comune di Brindisi, Vigili del fuoco Regionali e Provinciali, asserisce che i problemi posti dalle associazioni ambientaliste nel corso di questi mesi sono prive di fondamenta ;decidono a Roma che si può andare avanti come un rullo compressore nella realizzazione del deposito. A questa terribile forma di imposizione nei confronti della città si aggiunge ciò che avevamo temuto fin dall’inizio di questa storia, che il deposito si trasforma in un rigassificatore.
Il Ministero scrive infatti nella sua lettera…..
“Con riferimento infine al Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per rilanciare l’economia post-Covid e per fronteggiare l’impatto della guerra della Russia all’Ucraina, per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, si evidenzia che gioca un ruolo essenziale, come è noto, l’annullamento della dipendenza dall’import del gas russo ed il nostro Paese ha intensificato gli sforzi per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale attraverso la stipula di nuovi accordi di fornitura via tubo e via GNL, anche attraverso l’incremento dell’utilizzo delle infrastrutture esistenti e la realizzazione di infrastrutture strategiche essenziali per potenziare la sicurezza degli approvvigionamenti. “.
Di fatto si indica la possibilità per Brindisi che il Bombolone può funzionare come rigassificatore.
Spetta ai cittadini brindisini di ribellarsi a queste gravi decisioni.
Roberto Aprile per il “Comitato Liberi Cittadini”