Le polemiche innescate da Forza Italia, e quindi da Mauro D’Attis e dal Sindaco Pino Marchionna, rappresentano una rovinosa caduta di stile che non può essere ignorata per la qualità delle relazioni politiche nel nostro territorio e perché nuocciono gravemente alla verità dei fatti.

Si cerca di fuorviare volontariamente l’opinione pubblica dalla verità oggettiva fomentando una graduatoria di valore tra le scuole coinvolte che è di per sé offensiva e sbagliata.

È evidente la perdita di lucidità nell’affrontare una questione che meriterebbe ben altro spirito, e che tracima invece in ingiustificate accuse rivolte ad un’altra Istituzione territoriale, il Presidente della Provincia.

Di fronte a falsità ed offese è obiettivamente difficile poter ricondurre il ragionamento su binari di un civile confronto tra opinioni contrapposte ma siccome stiamo parlando della Scuola che non appartiene né ad un Comune, né ad una Provincia e men che meno ad un parlamentare e, nello specifico, non riguarda solo i destini della Scuola Europea come hanno voluto far credere, in malafede, gli autori della inutile polemica, vale la pena provare ad analizzare oggettivamente la questione. 

Per fare questo non si può ignorare la stagione di gravi e inauditi tagli ai finanziamenti alla scuola attuati dal Governo Meloni, di cui Forza Italia è il maggior sostenitore, che impongono ai decisori territoriali scelte importanti e adeguate per il funzionamento dell’intero comparto scolastico provinciale.

È evidente che con questa preoccupazione il Presidente della Provincia di Brindisi Matarrelli e tutti i Presidenti di Provincia pugliesi e al Sindaco della città metropolitana di Bari si sono accostati al compito, previsto dalla legge, di redigere il “Piano provinciale di dimensionamento scolastico” che poteva contenere, come è successo in tutte le province interessate, proposte alternative.

Quindi mediante la rigorosa applicazione di leggi e norme si è consentita la massima partecipazione a tutti i comuni interessati e negli incontri si sono approfondite eventuali proposte alternative alla proposta iniziale della Regione Puglia. Cosa hanno proposto i rappresentanti del Comune di Brindisi? Nulla, anzi hanno ‘snobbato’, traendo in errore tutto il Consiglio Comunale di Brindisi con l’adozione di un provvedimento non adeguato e inopportuno, il percorso previsto dalla norma per la redazione del “Piano provinciale di dimensionamento scolastico” senza sentire, evidentemente, né l’esigenza di difendere il proprio legittimo punto di vista – nel rispetto della procedura regionale – ma anche per valutare congiuntamente una proposta alternativa pervenuta dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” che nel passato, con due distinti istituti, hanno rappresentato una importante tradizione scolastica di Brindisi e che oggi continua ad essere largamente frequentata da cittadini brindisini. 

L’amministrazione comunale e il parlamentare Mauro D’Attis hanno preferito invece sottrarsi al confronto e, in queste ore, hanno scatenato una bagarre polemica per il reato di “lesa maestà” oscurando, volontariamente, di raccontare in cosa consisteva sia la proposta iniziale della Regione e sia quella formulata dagli Organi collegiali del Liceo Scientifico “Fermi-Monticelli” e poi fatta propria dal piano provinciale.

La cosa più grave però è che si sta cercando di far passare il messaggio che la Scuola Europea sarà cancellata a causa della Regione Puglia e della Provincia di Brindisi rischiando di danneggiare il percorso compiuto in questi anni, poiché certe polemiche sono incomprensibili a tanti potenziali utenti e alle loro famiglie. 

La Scuola Europea di Brindisi è salva e verrà potenziata, come previsto dal piano provinciale, mediante una riorganizzazione prettamente logistica che consentirà una maggiore attrattività soprattutto per gli utenti che provengono da famiglie impiegate presso la base Onu.

Consigliamo a Forza Italia e in particolare all’On. Mauro D’Attis di impegnarsi in Parlamento affinché le risorse, da lui promesse e individuate, possano essere prontamente utilizzate, ma ci aspettiamo soprattutto una battaglia concreta affinché i vergognosi tagli al comparto scuola fatti dal Governo Meloni con il sostegno di Forza Italia possano essere immediatamente cancellati.

 

Partito Democratico di Brindisi