“Il tema dell’Autonomia è un tema molto importante per tutto il Mezzogiorno, perché è un tema che richiama la responsabilità delle Regioni del Sud che, in questi anni, hanno usufruito di ingenti risorse pubbliche che, purtroppo, non sempre sono state utilizzate tutte, ma soprattutto sono state utilizzate come spesa corrente e, quindi, non per migliorare o creare nuove infrastrutture o i servizi. Se lo avessero fatto – se davvero le Regioni del Sud avessero utilizzate tutte quelle risorse per lo sviluppo e la crescita del territorio e non in spesa improduttiva o peggio non spendendolo proprio – oggi l’Autonomia non farebbe cos? paura.
“È evidente, quindi, che fatta questa premessa, l’Autonomia è una grande sfida perché impone alle Regioni di aumentare la loro responsabilità di spesa, ma contemporaneamente il Governo sta procedendo attraverso gli accordi di coesione e gli interventi previsti nel PNRR a rafforzare le infrastrutture e i servizi al Sud. Perchè, quando tutti gli interventi saranno realizzati le Regioni meridionali non saranno più quelle di oggi, ma avranno un nuovo patrimonio infrastrutturale, ma soprattutto un rafforzamento della gamma dei servizi al cittadino, che andranno a colmare il gap fra Nord e Sud.
“È altrettanto evidente che tutto il percorso non potrà mai partire se non vengono individuati e garantiti Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), cos? come è stato più volte assicurato, a vari livelli, da Fratelli d’Italia in relazione all’utilizzo del criterio della spesa storica per la definizione dei LEP. Un principio che è stato ulteriormente rafforzato dall’inserimento nel disegno di legge di due disposizioni – articoli 8, comma 3, e 9 – che evidenziano non in modo casuale la neutralità finanziaria delle intese rispetto alle Regioni che non siano parte delle stesse e che ribadiscono in modo altrettanto non casuale la garanzia del finanziamento delle iniziative e degli interventi finalizzati ad attuare le previsioni dell’articolo 119, commi 3, 5 e 6, della Costituzione.
“Per questo l’Autonomia non deve spaventare, ma deve diventare un atto di responsabilità per programmare e spendere meglio le risorse in un’ottica di efficienza ed efficacia della spesa. Esattamente il contrario di quello che è stato fatto in questi anni.”