LA REGIONE IN AFFANNO NEL PAGARE I SERVIZI ALLE STRUTTURE ACCREDITATE E MOLTI RISCHIANO DI CHIUDERE“Lo diciamo senza mezzi termini: la Sanità pugliese senza le strutture sanitarie accreditate non sarebbe solo in affanno. Sarebbe finita. Senza questi importanti servizi di assistenza le famiglie pugliesi sarebbero completamente lasciate sole. Per tutta risposta la Regione Puglia da anni non procede a confermare le autorizzazioni e gli accreditamenti conformi al regolamento che la stessa regione ha approvato; inoltre, non si è provveduto a stanziare le somme necessarie alle ASL per rimborsare i servizi resi, stiamo parlano di 200 milioni all’anno del Fondo di Remunerazione. I conti sono facili da fare: niente rimborsi meno servizi per i nostri anziani autosufficienti e disabili, molte strutture hanno bilanci in rosso e non sono più in grado di reggere gli standard che poi sono previsti per l’accreditamento.
“Qual è lo scenario futuro a cui sembra che la Regione sia totalmente indifferente? Tantissimi anziani non autosufficienti e disabili (per fare solo degli esempi) la cui assistenza dovrebbe ricadere solo sulle famiglie e tanti dipendenti delle strutture (complessivamente sono 40mila) che rischiano di restare senza lavoro.
“Appare evidente che la Regione Puglia, nonostante i proclami ELETTORALI fatti alla vigilia delle Regionali 2020, è ancora in Piano di Rientro e piano operativo; Solo per questo motivo l’allora ministro della salute, Speranza, e il presidente Emiliano dovrebbero avere il coraggio di chiedere scusa ai pugliesi per averli ingannati! Presi in giro sostenendo che i conti della Sanità pugliese erano risanati! E i pugliesi ci hanno creduto… è cos? che il centrosinistra ha vinto fin dalla prima volta le elezioni: promettendo una Sanità MIGLIORE! Sfidiamo un solo pugliese oggi a distanza di quasi 19 anni di governo prima Vendola e ora Emiliano a sostenere che sia cos?!
“Per questo motivo chiediamo l’audizione urgente degli assessori al Bilancio e alla Sanità in Terza Commissione perché vengano a chiarire cosa sta succedendo in tema di accreditamenti, se le somme previste sono state realmente stanziate e a quale futuro devono prepararsi le famiglie degli anziani non autosufficienti e disabili della Puglia.”