MORIRE IL PRIMO MAGGIO, LA VERGOGNA CONTINUA
“Ancora un morto sul lavoro in Puglia proprio alla vigilia del primo maggio. L’ennesimo infortunio che ha strappato alla vita l’operaio 59enne Corrado Buttiglione di Gioia del Colle rappresenta una vergogna collettiva”. Per Luigi Minoia, segretario generale della Confederazione Italiana Lavoratori, non ci sono parole “per esprimere lo sdegno per le tragedie che continuano a consumarsi nei luoghi di lavoro senza alcun provvedimento concreto. Quante altre morti – si domanda il segretario generale Confil – dovremo ancora attendere perché si ascolti il monito rilanciato dal Presidente della Repubblica Mattarella nel suo intervento a Cosenza alla festa del lavoro sull’inaccettabile stillicidio continuo di mille morti sul lavoro ogni anno provocate da incurie, imprudenze, rischi che non si dovevano correre?”.
Ma insieme alla emergenza sicurezza non vanno dimenticate – sottolinea Luigi Minoia – le drammatiche realtà in cui versa il mondo del lavoro nel nostro paese: “la precarietà, i salari più bassi tra paesi europei della zona euro e le pensioni povere a cui sono condannate le nuove generazioni. Per questo occorrono nuove politiche per la riduzione del costo del lavoro e interventi sul sistema pensionistico, conclude il segretario generale Confil”.