“L’ex assessore alla sanità Rocco Palese ha denunciato l’aumento dei costi per la salute mentale, senza che siano aumentati i malati. Giusta denuncia. Ma è contro se stesso e contro le ASL. È ora più chiaro il motivo per cui devono ruotare i DG? Devono essere allontanati dai luoghi e dalle persone con cui hanno stabilito maggiore confidenza. Basta raccontare per bene i fatti e leggere i numeri per rendersene conto. E questo devo sempre farlo io, anche a rischio di sembrare il cattivo. E in questo senso il racconto dei fatti potrebbe valere come un suggerimento utile alla Corte dei conti.”
 
Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati. 
 
“La giusta denuncia di Palese va però raccontata bene. 
Negli anni scorsi la regione non determinava il budget per la salute mentale e così le Aziende sanitarie facevano ciò che ritenevano, senza nemmeno sottoscrivere i contratti con le strutture incaricate di questo pubblico servizio. 
Inoltre, in base al principio di libera scelta della struttura – tradotto nel senso illegale che ognuno fa ciò che gli pare – alcuni pazienti erano inviati anche in strutture extraregionali. 
Ancora. In questo contesto vanno pure considerate le Case per la vita, prive di accreditamento ma comunque utilizzate per acquistare posti letto, senza contratti e con utilizzo di personale aggiuntivo: quindi con tariffe maggiorate. 
Vista la situazione da più di due anni la Regione ha determinato il fondo per la salute mentale, obbligando le ASL a sottoscrivere i contratti, cosa che le ASL non hanno fatto e forse solo negli ultimi mesi hanno cominciato a fare, violando però il fondo assegnato. Ecco il motivo della spesa aumentata senza che siano aumentati i malati. 
E tutto questo è stato tollerato da Palese, sino alla denuncia di oggi. 
Bisogna anche considerare che questa situazione è stata ulteriormente facilitata dalla mancata approvazione di un regolamento, per puntualizzare definitivamente il tutto. 
Mi risulta che ci sia una bozza di questo regolamento, però mai portato da Palese all’attenzione della Giunta. Eppure quel regolamento si preoccupa di equilibrare i posti per la salute mentale sull’intero territorio regionale, senza tollerare alcuna magagna, e istituisce le Comunità riabilitative assistenziali psichiatriche-CRAP. Il tutto senza maggiori spese. E invece la spesa è salita di 71 milioni nel 2022-2023, come denuncia Palese.”