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Europee, D’Ambrosio (FdI) anche a Brindisi: «Con i ragazzi di Gioventù Nazionale per la nostra idea Europa».

Domenica mattina un incontro assieme al gruppo giovanile di FdI coordinato da Giuseppe Blasi e Andrea Mecca

Ha voluto incontrare anche la comunità giovanile di Brindisi Nicola D’Ambrosio, candidato di Fratelli d’Italia alle Elezioni Europee dell’8-9 giugno nella circoscrizione Italia Meridionale, espressione del suo movimento giovanile. Lo ha fatto con un incontro organizzato domenica mattina dai ragazzi di Gioventù Nazionale, coordinati da Giuseppe Blasi e Andrea Mecca. Presenti anche il consigliere comunale Cesare Mevoli, il consigliere regionale e Presidente provinciale di FdI Luigi Caroli e i saluti della Sen. Cinzia Pellegrino. D’Ambrosio, 33 anni, si dice, infatti, «pronto a portare in Europa le voci e le istanze» della ‘sua’ generazione, forte anche degli anni di rappresentanza studentesca in università con Azione Universitaria, di cui è Presidente Nazionale. Di recente, è stato il primo proponente del provvedimento del Governo per l’introduzione del voto “fuorisede”, quella che definisce «una rivoluzione culturale», che «a sinistra hanno promesso per anni illudendo i giovani, mentre noi l’abbiamo fatto. Così si riavvicinano i ragazzi alla partecipazione politica». 

Per D’Ambrosio, le sfide attuali sono diverse: «L’obbligo come generazione di riappropriarci del sentimento europeo, che è requisito ontologico della destra e di cui abbiamo sempre parlato; la sfida di riscrivere il destino dell’Europa cambiando il paradigma dell’Unione: non più un gigante burocratico che vessa cittadini e lavoratori italiani spesso con provvedimenti assurdi su specifiche questioni nazionali, ma un gigante politico in grado di rispondere da sola alle ormai frequenti crisi, senza dipendere da attori terzi. Occuparsi, dunque, di poche ma grandi questioni, come la politica estera, la ricerca scientifica, la difesa comune, l’approvvigionamento energetico, la salvaguardia delle imprese. Su questa base è possibile rilanciare il sistema di integrazione europea, per un’Europa dei popoli e delle patrie».

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