E’ stato un incontro cordiale e di reciproco ascolto, presso Palazzo del Governo, quello avvenuto stamani tra il Prefetto Dott. Luigi Carnevale e una delegazione della Cisl territoriale guidata dal segretario generale Gianfranco Solazzo; ed occasione utile a prefigurare impegni condivisi affinché la transizione energetica e industrialwe in atto non si traduca, per Brindisi, in delocalizzazioni e chiusure di impianti, senza che prima si determinino credibili alternative occupazionali e di sviluppo.
“La Prefettura è preordinata naturalmente ad ispirare aggregazione politica e sociale, affinché tutti i portatori di interesse di una comunità operino per traguardare una visione condivisa di futuro – ha esordito il segretario Solazzo – convinti che non gioca a favore della nostra città il fattore tempo, a partire dalla posizione assunta dal Governo, tramite il MASE, sulla chiusura della Centrale Federico II anche anticipando la scadenza di fine 2025, mentre necessario sarebbe prorogare tale scelta di almeno due anni, considerando che in Italia il phase out dal carbone è previsto entro il 2030 e, addirittura, in Germania nel 2038 senza tacere sulla mediazione al 2035 raggiunta a livello di G7 europeo su energia e ambiente, recentemente tenutosi a Torino.”
Nessun dubbio, ha proseguito Solazzo “circa l’oggettiva necessità del maggior tempo occorrente per la predisposizione condivisa di contromisure ad una transizione industriale, energetica e sociale che, ad oggi, fa rischiare la desertificazione di quest’area ricca, finora, di un sistema produttivo importante al servizio del Paese, per lasciare in eredità alle presenti ed alle future generazioni solo macerie e inquinamento.”
Necessario, dunque “il pieno coinvolgimento sia delle Istituzioni ai vari livelli ma anche dei grandi player qui presenti, iniziando da Enel, Eni, A2A, Basell, Euroapi ex Sanofi e la possibile nuova proprietà, per convergere in un accordo di programma o finanche in una Legge speciale per Brindisi, definendo un percorso chiaro nei tempi e nelle risorse finanziarie disponibili.”
Il progetto già autorizzato di ACT Blade, le infrastrutture di cantieristica navale a fini di produzione, assemblaggio e varo di piattaforme galleggianti, per l’eolico offshore possibili grazie al DL Energia n.181/2023, il deposito Edison nel Porto, progetto Enel Logistics, il progetto di Puglia Green Hydrogen valley per la realizzazione di un impianto, per una capacità di elettrolisi complessiva di 80 MW e che vede in campo Edison Next, Saipem e Sosteneo, la possibilità di investimenti e di conseguente occupazione potrebbero concretizzarsi, grazie alla ZES unica: ecco alcune opportunità produttive ed occupazionali alternative sulle quali accelerare, prima di vedere moltiplicate le lettere di licenziamento indirizzate a migliaia di lavoratrici e di lavoratori.
Peraltro “non si è mai verificato l’effettivo fabbisogno occupazionale, né quantitativo né qualitativo necessario per tali investimenti, ancor meno processi mirati utili alla riqualificazione professionale, in particolare per quanti già stanno soffrendo la cassa integrazione, coinvolgendo, a tal proposito, la Regione Puglia” ha chiosato Solazzo.
“Il Governo nazionale, dunque, proroghi la chiusura della Federico II – è l’appello conclusivo di Solazzo che ha anche chiesto al Prefetto di “ricomporre il tavolo istituzionale con le organizzazioni sindacali più rappresentative del territorio, al fine di aumentare l’attenzione sulla delicatissima vertenza del territorio per lo sviluppo e l’occupazione, Pertanto, se i tavoli di confronto non approderanno a determinazioni concrete, non saranno scartate forme di protesta pur nelle regole ma che non escluderanno scioperi e manifestazioni sotto i Ministeri, a Roma.”
Oltre al segretario generale, la delegazione Cisl è stata formata da Antonio Baldassarre, componente della segreteria territoriale, Luigi Spinzi (Fisascat), Marcello De Marco (Femca), Gianluca Volpe (Fim), Ugo Galiano (Flaei) Pancrazio Nuzzo (Fit).
“Le tensioni sociali vanno governate con responsabilità e va sempre cercata la condivisione dei percorsi anche per evitare gesti inconsulti e di disperazione che sarebbero una sconfitta della comunità – ha esordito il Prefetto Dott. Carnevale – perciò sarò artefice e capofila di una particolare attenzione per Brindisi.”
Il rappresentante del Governo ha anche ammesso di intravedere “una forte preoccupazione sociale, perciò non verrà mai meno la mia disponibilità all’ascolto ed enorme sarà la mia interlocuzione con le istituzioni, anche per scongiurare la tentazione di ritorni indietro e di scorciatoie sociali che Brindisi ha conosciuto in anni bui e che non devono più ripetersi. Serve, però, una coesione forte, serve non andare in ordine sparso, vanno elaborate posizioni rivendicative chiaramente contenute in una piattaforma condivisa ed estesa il più possibile.”
Infine “la problematicità delle situazioni esposte è nei termini di una partita che non si può giocare solo a Brindisi ma che comporta un livello di attenzione che va ben oltre i confini locali” ha concluso il Dott. Carnevale, affiancato dal Dott. Onofrio Vito Padovano, Capo di Gabinetto e dal funzionario Dott. Giuseppe Motolese.